E se Carmelo Anthony ai Cavaliers non fosse uno scherzo da All Star Game?

from bleacher report
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Nella stagione e nel futuro dei New York Knicks il costosissimo contratto di Carmelo Anthony non incide sul campo quanto incide nel salary cup. Anche per quest'anno, poi, ambizioni di titolo non ce ne sono e l'unica scommessa vinta veramente è quella del rookie Kristaps Porzingis. Frank Isola dalla Grande Mela lancia l'ipotesi che Anthony vada a finire la stagione a Cleveland, per puntellare una squadra che, anche se dovesse vincere come sembra la Eastern Conference a mani (quasi) basse - c'è solo Toronto possibile outsider in questo momento - è appena quarta nel ranking NBA dietro Golden State, San Antonio, Oklahoma City.

Al centro di tutto il venalissimo Anthony. Il quale ha una clausola "no trade" nel contratto e non ha mancato di ribadirlo alla stampa americana. Tra Cavaliers e Knicks si sono stati colloqui preliminari che vertono sullo scambio Love - Anthony, con il possibile inserimento di Timofey Mozgov nella trattativa e di qualche scelta al draft, che non è più inamovibile come nella scorsa stagione visto che il nuovo coach Tyronn Lue ha promosso in quintetto il Tristan Thompson della scuderia Rich, l'agente che a Cleveland fa ormai il bello e il cattivo tempo.

Il contratto di Anthony vale da qui al 2019 oltre 100 milioni di dollari, più altre percentuali che possono a vario titolo toccare al giocatore. A parte Porzingis e Grant, c'è poco di valore assoluto nel roster dei Knicks. Derek Fisher non c'è più, così come l'idea del Triangle Offense. Recuperare spazio salariale e migliorare le possibilità di scelta ai draft successivi sarebbe necessario a New York per una vera rinascita. Fino a giovedì c'è tempo anche se il giocatore nicchia: ma davvero Carmelo Anthony vuole passare alla storia come il più ricco perdente di sempre?