A2 - Cinque contro otto, con l'arbitro romano e tifoso a fischiare in Mens Sana - Eurobasket... Roma

09.12.2016 16:10 di  Umberto De Santis  Twitter:    vedi letture
A2 - Cinque contro otto, con l'arbitro romano e tifoso a fischiare in Mens Sana - Eurobasket... Roma

Secondo quanto scrive basketsiena.it e quanto dichiara l'interessato sul suo profilo Facebook, uno degli arbitri della partita di ieri sera tra Mens Sana Basket 1871 e Eurobasket Roma, Daniele Caruso, è nato, cresciuto e laureato a Roma, alla Luiss. Non ci siamo mai interessati nemmeno di sapere i nomi degli arbitri, quando andiamo a raccontare una partita (con l'eccezione di Lamonica, noblesse oblige) ma il brutto finale della gara dell'Immacolata a Siena, con le conseguenti giuste squalifiche che la FIP ha comminato intorno l'ora di pranzo e che la Procura Federale rincarerà perché tirare una sedia nel parterre a gara finita addosso a chicchessia (nell'occasione la squadra ospite) è un gesto che va punito a prescindere da qualsiasi motivazione. Solo il pensiero che qualcuno poteva essere colpito è un danno inimmaginabile alle persone prima, al movimento poi. Purtoppo se da una parte si colpirà, temiamo che nessuno pagherà in Federazione per una designazione tanto infelice, che è solo l'ultima da diverso tempo a questa parte nel palazzo senese, quasi si volesse provocare il pubblico per ottenere una simile reazione. Chi ha spedito Caruso a Siena ha raggiunto il suo obiettivo, e se la gode impunito perché probabilmente sarà uno dei grandi elettori di Petrucci e godrà della fiducia di Basciano, tertius non datur.

Se qualcuno si rileggerà l'articolo di commento alla gara di ieri, leggerà che eufemisticamente avevamo descritto la terna così: "tre direttori di gara di cui uno da Promozione e due che evidentemente sono cresciuti nella NBA (14' per vedere il primo passi e tanti occhi chiusi da ambo le parti)". Per fortuna di tutti oggi ci sono le immagini televisive a disposizione e certi fatti non sono soggetti a interpretazione. Nonostante tutto a 6' dalla fine la gara sembrava segnata: Mens Sana 1871 a +12, Easley con il quarto fallo sul groppone. A quel punto con un dubbio antisportivo a Saccaggi con cinque punti in fila di Deloach e con il povero Easley che per quanto si sbracciasse non riusciva a commettere il quinto fallo, il match è girato e l'inguardabile terna riusciva a più riprese a farsi contestare dal pubblico, guardatevi i filmati. E i fischi, oltre la lattina di birra, sono volati in campo.

In questa stagione Caruso ha arbitrato altre sette gare di A2, cinque del girone Est, due del girone Ovest. Oltre a Treviglio vs Agrigento, è stato direttore di gara di Casale Monferrato - Virtus Roma che, per una sfortunatissima coincidenza del destino, ha avuto un epilogo simile alla gara di Siena. Con la Junior infatti avanti 71-69 a pochi minuti dalla fine è arrivato l'allungo della Virtus che nessun play by play può raccontare. Forse a Casale Monferrato a qualcuno staranno fischiando le orecchie... che si riguardi il finale con altri occhi!  Forse qualcun'altro non sa che Daniele Caruso era in campo anche in gara 1 del playoff 2015-16 tra Imola e Mens Sana. Era il 2 maggio scorso, siamo andati a rileggerci l'articolo e, ahimé, abbiamo trovato un passo decisivo: "Nonostante Bryant fuori per falli e qualche fischio dubbio sempre favorevole ai padroni di casa, specie quello di Washington che frana addosso a Udom ma per le giacchette grigie sono passi del biancoverde. In una gara decisa da piccoli dettagli, un errore da non poco." Spiace per la bella prestazione degli uomini di Ticchi e le loro tante belle triple infilate nel canestro ospite, ma tant'è la cronaca.

Non è il primo e probabilmente non sarà l'ultimo articolo che scriviamo sul comportamento degli arbitri perché noi guardiamo le partite e sappiamo distinguere quando una terna non fischia un certo fallo perché non lo sa riconoscere. In quel caso non lo fischia ad entrambe le contendenti. A Siena non si dice mai bravo ad un arbitro che ci grazia un fallo evidente, al massimo gli si dice "Bravo bischero!" perché s'è visto che non è un buon direttore di gara. Però certi comportamenti, che fanno trascendere le cose, non sono solo nelle mani di giocatori ed allenatori ma anche in quelle dei referees: bisogna parlarne subito. Perché la sedia volata nel parterre non ha colpito nessuno non è un buon motivo per farla passare liscia a chi fa certe designazioni inappropriate. Già Lega Pallacanestro col pasticcio delle partite rinviate causa Europei Under 18 e con la scelta delle dirette televisive "pro domo sua" ha dimostrato di essere un covo di arruffoni. Quanti Caruso girano per l'Italia?