I tifosi della Mens Sana 1871 non sono d'accordo con Parietti

Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata di tifosi della Mens Sana 1871 che intendono rispondere con garbata ironia al comunicato stampa del presidente del Basket Cecina Elio Parietti che ha parlato, probabilmente, alla pancia dei propri tifosi e giocatori, per vedere una reazione collettiva e positiva dopo una gara 2 persa in modo rocambolesco e dopo una importante rimonta nell'ultimo periodo.

"Con grande dispiacere ci vediamo costretti ad intervenire, in seguito alla “comica” intervista rilasciata dal Presidente del Basket Cecina, nella quale, incredibilmente, la Mens Sana 1871 viene attaccata ed offesa in maniera pesante, talmente pesante da risultare per certi versi, appunto, comica.

Ma andiamo per ordine:

1) il presidente Parietti accusa la Mens Sana di essere “arrogante” mentre loro, poverini, sarebbero gli “umili”… infatti con grande “umiltà” il Presidente Parietti è intervenuto riconoscendo la vittoria della Mens Sana, sia in gara 1, dove l’”insieme di singoli buoni giocatori” ne ha dati 27 alla “squadra”, sia in gara 2, dove l”insieme "di singoli buoni giocatori” è stato in vantaggio per 40 minuti contro la “squadra” con scarti variabili dai 2 ai 16 punti. Gran bel gesto!

Oppure, Cecina ha mostrato grande umiltà e signorilità rispondendo all’emittente Siena Tv, che ha trasmesso in diretta tutte le trasferte della Mens Sana 1871 (compresa quella di regular season a Cecina) che avrebbe dovuto pagare 700 euro per trasmettere in diretta gara 3. Altro gran bel gesto!

2) Il presidente Parietti accusa la Mens Sana di lamentarsi in continuazione. Infatti l’unico allenatore ad essere stato richiamato sia in gara 1 che in gara 2 è stato il "suo" Campanella. Infatti la panchina che ha chiesto di fermare la partita per un presunto canestro in meno a loro segnato dal tavolo in gara 1 è stata quella di Cecina…

3) Chissà però se l’attentissimo presidente Parietti avrà notato gli atteggiamenti provocatori dei signori Bruni e Gambolati …che a più riprese hanno tentato (invano) di far innervosire i biancoverdi.

Oppure chissà se l’attentissimo Numero 1 di Cecina si è accorto che il compostissimo Maurizio Del Testa a fine partita ha scagliato una pallonata (di pregevole esterno collo mancino) in direzione degli addetti statistiche colpendo In Testa (che bella mira Del Testa…) un collaboratore della società, chiedendo (lui si usando La Testa…bravo Del Testa…) umilmente scusa al povero malcapitato.

Su una cosa invece ci sentiamo di concordare in pieno con l’amico Parietti…ovvero sul fatto che noi siamo Siena e loro Cecina. Fosse altro che a noi (ahimè) ci manca il mare…

Teniamo invece seriamente a precisare che nessuno ha voluto nè fischiare e né sbeffeggiare la povera Olivia, a cui va tutto il nostro cordoglio e la nostra amicizia. Se qualcuno ha fischiato è perché non si è accorto cosa stavano intonando i sostenitori (pochi ma buoni) di Cecina, altrimenti, le assicuriamo signor Parietti, sarebbero stati soltanto applausi e forse qualche lacrima…

Purtroppo invece anche questa triste storia sembra che sia stata usata come pretesto per far polemica…per arringare la folla cecinese contro la "tremenda" Siena, parlando di battaglie e guerre e non di partite di basket, parlando di arroganza ed aggressioni… in perfetto stile “umiltà”… perché loro sono gli umili…ed i senesi…gli arroganti…"

firmato "Quelli che il basket a Siena..."

Nota della redazione di pianetabasket. Non è nostra abitudine commentare le note che ci vengono inviate ma, per quest'ultima vicenda di cui si parla possiamo aggiungere che, dopo aver rapidamente sentito alcuni dei giornalisti presenti nel terrazzino adiacente al "formaggino" di Cecina - dove si sono spalmati tifosi di Barcellona, Olympiacos, Maccabi Tel Aviv... un formaggino saporito! - ci siamo resi conto che se qualcuno ha antato qualcosa, a pochi metri di distanza nessuno di noi ha sentito nulla, nemmeno chi come il sottoscritto, per aver curato la pubblicazione di note stampa del Basket Cecina era a conoscenza della storia di Olivia. (Umberto De Santis)

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