Palasport Reggio: la squadra gioca, ma l'impianto è nelle mani della burocrazia politica

Palasport Reggio: la squadra gioca, ma l'impianto è nelle mani della burocrazia politica

Ercole Spallanzani su Prima Pagina Reggio ci aggiorna sul nuovo capitolo dell'annosa questione del palazzo dello sport reggiano, dove non si riesce neanche a scegliere se costruirlo da zero o rifondare il vecchio PalaBigi.

"Finalmente l'incontro fra Vecchi e il patron Landi c'è stato, ed a giudicare dai comunicati successivi e dalle dichiarazioni pubbliche dei due protagonisti, sembra sia stata raggiunta una base programmatica per risolvere l'annoso problema del Pala Bigi, e dare una struttura più degna ad una squadra e ad una società che non ha lesinato gli sforzi economici per raggiungere i vertici del basket nazionale. Resta ora da vedere quali saranno le modalità e i tempi con cui colmare l'evidente disavanzo tra le necessità di un restyling dell'impianto con quelle delle casse comunali ed anche con l'impegno economico richiesto alla proprietà della società biancorossa, alla quale, caso unico in Italia, viene chiesto non soltanto di trascinare la squadra nei quartieri alti della classifica, ma anche di provvedere all'adeguamento dell'impianto. Queste forme alternative di finanziamento che dovranno permettere che l'impegno della Pallacanestro Reggiana non diventi troppo oneroso, rimangono ancora avvolte nel buio e resta il grosso punto interrogativo, al di là delle dichiarazioni di facciata dei due protagonisti, che avevano la necessità di uscire da un cul de sac, in cui si erano infilati, complici qualche dichiarazione azzardata della società ed un altrettante imbarazzante silenzio della nuova Giunta.

In attesa di capirlo ci permettiamo di avanzare qualche dubbio sulla congruità di investire tanto denaro, in una struttura ormai datata e che avrà comunque bisogno di una manutenzione ordinaria e straordinaria fuori fai comune, oltre ai problemi logistici determinati dalla strutturale assenza di parcheggi nella zona dovendo far fronte ad un aumento di spettatori che si valutano attorno alle cinquemila unità. Non c'è dubbio che, anche se richiederebbe uno sforzo leggermente superiore l'idea di un impianto nuovo situato in una zona facilmente accessibile al pubblico e dotata di spazi per i parcheggi, sarebbe la soluzione migliore, anche perchè di aree di questo tipo Reggio abbonda, a cominciare dalla zona del Mapei Stadium che grazie alla stazione del'alta velocità sta diventando un crocevia di assoluto valore per chi arriva dalla regione e non solo e che potrebbe rappresentare un nuovo bacino d'utenza della Pallacanestro Reggiana alla ricerca di un ricambio necessario per un pubblico ormai invecchiato.

Una seconda soluzione sarebbe quella di utilizzare una parte dello spazio delle Ex Reggiane, dove di fronte c'è il Campo Volo, oltre alla tangenziale che consente di raggiungere la zona facilmente. Sinora si è pensato all'ex Reggiane solo come polo tecnologico e culturale, ma vorremmo ricordare ai nostri amministratori che anche lo sport è cultura, ed è in grado di garantire alla città prestigio, business se gestito con le modalità che hanno permesso alla società biancorossa di diventare uno dei club più strutturati e meglio organizzati nel panorama della Pallacanestro Nazionale. Nel momento in cui il Comune ha preso precisi impegni per contribuire alla risoluzione dell'annoso problema, quest'area potrebbe davvero rappresentare l'asso nella manica per chiudere finalmente il cerchio insieme al cospicuo investimento assicurato da Stefano Landi. Un investimento che ripetiamo non trova eguali nel panorama italiano e che conferma la grande passione del patron verso la sua creatura."