Sidigas: in attesa delle firme si punta ad un'ala comunitaria. Kangur e Ignerski in cima alla lista

30.07.2014 20:28 di Massimo Roca   vedi letture
Fonte: Il Mattino
Sidigas: in attesa delle firme si punta ad un'ala comunitaria. Kangur e Ignerski in cima alla lista

Idee, programmi, competenza, voglia di riscatto sono tutte qualità che sembrano non mancare in casa Sidigas Avellino. Spesso però la differenza nella storia l’hanno fatta i dettagli o le piccole invenzioni. Il destino del basket mercato della Scandone è tutto intorno ad una sfera. Quella a spicchi color arancio? No, una piccola sfera metallica che attende di rotolare ricoperta di inchiostro. Sulla scrivania dell’ing. De Cesare continuano ad accumularsi contratti in cerca di autografo. I “fan” del numero uno di Sidigas sono noti: Bizzozi, Barnabà, Cavaliero, Cortese, Trasolini, Gaines, in rigoroso ordine cronologico. Gli agenti italiani conoscono le usanze in casa irpina e tranquillizzano i loro assistiti: Avellino ha una sola parola e gli accordi saranno tutti siglati. Ma il diavolo potrebbe metterci lo zampino. Il precedente della scorsa estate legato ad Othello Hunter dovrebbe far riflettere. Accordo raggiunto ma quel tappo lasciato sulla biro consentì a Siena di operare il blitz per un cestista che l’anno prossimo volerà in Grecia a vestire la canotta dell’Olympiakos. In tale ottica non ci meraviglieremmo che le ufficializzazioni arrivassero in ordine inverso, partendo, già in data odierna, dalla sommità della pila con l’annuncio di Sundiata Gaines. Il play di New York ha avuto rassicurazioni dal suo agente italiano Luigino Bergamaschi. L’ex storico coach di Arese, dopo Marques Green ed Omar Thomas, vuole portare in Irpinia un giocatore potenzialmente trascinante in cerca di riscatto dopo una stagione non esaltante vissuta a metà strada da Turchia e D-League. L’ingorgo di contratti da depositare intralcia l’ulteriore lavoro del dg Nevola che ha nel mirino gli ultimi tre colpi di mercato. Il quarto, quello relativo al play che affiancherà Gaines, è un discorso che coinvolge anche la proprietà in relazione al contratto in essere di Jaka Lakovic. Su questo argomento, in realtà, c’è davvero poco. De Cesare è in vacanza e sembra non abbia ancora affrontato la questione. Nevola tiene aperta la porta alla doppia soluzione: conferma di Lakovic o sostituzione con un play comunitario. I colpi più attesi riguardano però le due ali. Il sostituto della staffetta Richardson/Hayes sarà un cestista americano che completerà un terzetto perimetrale tutto a stelle e strisce. Più circoscritto il campo d’azione nella ricerca dell’erede di Ivanov. Non sarà l’americano Justin Harper. Reduce da una positiva Summer League, tenterà di giocarsi qualche possibilità ai camp Nba. Ciò ha convinto Avellino a cambiare strategia per il pacchetto lunghi con la conseguente scelta di un giocatore bidimensionale (Trasolini) al posto di uno prettamente perimetrale (Sakota). Alla luce delle caratteristiche di Anosike e Trasolini, il “quattro” titolare dovrà abbinare fisicità e caratteristiche offensive perimetrali. Ormai non è un mistero che Vitucci abbia richiesto il 31-enne estone neo campione d’Italia, Kristjan Kangur, in uscita da Milano. Il suo agente ha confermato l’esistenza di una trattativa in cui però c’è ancora distanza tra domanda ed offerta. Le alternative non mancano: prima fra tutte quella che porta al polacco Michal Ignerski. Anche qui sono fitti i contatti telefonici tra il procuratore del 33-enne polacco e coach Vitucci. Ignerski conosce il campionato italiano per aver vestito la canotta di Sassari nel 2012-13 e quella di Roma in avvio della scorsa stagione conclusa poi positivamente a Samara in Russia. Al momento meno praticabili le piste che portano al serbo, ex Biella e Roma, Tadja Dragicevic, ed a CJ Wallace. Sia per il serbo che per il biondo americano di passaporto congolese (uno dei primi storici “cotonou”) il discorso economico pesa ancor di più di quanto non lo sia nell’affare Kangur. Se questo è lo scenario, l’ultimo tassello, il centro che uscirà dalla panchina, non potrà che essere di formazione italiana. Qualche idea già c’è: Luca Lechthaler, come avevamo anticipato la scorsa settimana, è uno dei nomi. L’ex Montepaschi è reduce dalla promozione in serie A con Trento. Un affare possibile come gli altri purché la biro cominci a funzionare.