LBA - Venezia, Spahija: "Ai playoff dovremo essere più forti mentalmente"

LBA - Venezia, Spahija: "Ai playoff dovremo essere più forti mentalmente"
© foto di ciamillo

Il commento post partita di coach Neven Spahija con la sua Umana Reyer Venezia che ha chiuso la stagione regolare con una vittoria su Pesaro. "Complimenti alla nostra squadra, abbiamo giocato bene in una gara in cui ho deciso di provare tante cose nuove soprattutto a inizio partita. Poi abbiamo perso ritmo, loro sono rientrati, hanno giocato come deve giocare una squadra che deve salvarsi. Ma penso che la nostra qualità sia stata superiore e non abbiano avuto chance. Bene anche guardando i nostri numeri, tante cose belle e soprattutto non abbiamo registrato infortuni e siamo pronti ai playoff. Usciamo dalla stagione regolare con un risultato buono, siamo tra le prime quattro squadre in un campionato molto competitivo. Credo che non abbiamo mai perso tre partite di fila in questa stagione. Si parla tanto della nostra inconsistenza, ma non abbiamo mai perso tre volte consecutivamente. I playoff saranno un campionato nuovo. Dovremo essere più forti mentalmente".

L'avversaria ai playoff: Reggio Emilia. "Penso che potrò dire di più tra qualche giorno. Credo che la partita di stasera a Sassari non sia la faccia di Reggio. Abbiamo giocato due partite completamente diverse in campionato contro di loro. Qui abbiamo vinto bene, lì abbiamo perso male. Penso che questa partita di stasera non dica tanto. Posso dire che sono una squadra competitiva e sicuramente non sarà facile".

Aamir Simms in crescita. "Non penso solo Aamir, abbiamo tanti giocatori che stanno facendo bene in questo momento. E stiamo trovano un equilibrio dentro-fuori. Come valuto questa prova? Arriviamo bene ai playoff. Heidegger? Lui è infortunato, voleva giocare e ha provato. Ora abbiamo tempo per risolvere: ha un problema che lo insegue. Ha perso il ritmo di allenamento e tante cose. Ma penso che per i playoff sarà pronto. Janelidze? Lui è come me, influenzato. Ha la febbre alta"

Pesaro in Serie A2. "Noi come sportivi abbiamo detto che sapevamo con quali intenzioni Pesaro sarebbe venuta qui. Io sono cresciuto guardando la famosa Pesaro, anche quando sono venuto qua in Italia abbiamo giocato tante gare importanti contro di loro. Mi dispiace perché retrocedono: sono una grande città, una grande società. Non possiamo dire di volere che un'altra squadra retroceda, tutto si decide sul campo. Noi abbiamo giocato per vincere stasera. Ma mi dispiace tanto per quel club, voglio che tornino subito. Sono una società importante per la pallacanestro italiana e lo sono stati anche in Europa".