Il Media Day dei Lakers: Kobe Bryant is back!

Concentrazione. "Per giocare a questa età e con questi infortuni, non hai altra scelta".
30.09.2014 09:53 di Umberto De Santis   vedi letture
Il Media Day dei Lakers: Kobe Bryant is back!

Comprensibilmente circondato da una folla di giornalisti straripante, Kobe Bryant è disponibile a rispondere alle domande: basta che gli diano lo spazio vitale per respirare. Confessioni ed emozioni di uno dei più grandi giocatori del basket contemporaneo si dipanano lievi, perché il peggio ormai è passato.

Gli infortuni. "Si tratta di un infortunio davvero difficile; Non ho intenzione di mentire. Ci sono un sacco di cose che attraversano la tua mente quando qualcosa di simile accade. E' stata lunga, lavorandoci piano piano e giorno per giorno, e mi sento abbastanza bene come risultato".

Scarti. "Penso che abbiamo un sacco di ragazzi che sono stati un genere di scarto; dimenticati. Io con l'infortunio e l'età. Jeremy (Lin) e un gruppo di giocatori perchè ci siamo sentiti davvero di nessuna utilità per le altre squadre. Quindi abbiamo integrato questo tipo di atteggiamento in noi stessi. La nostra filosofia è quella di stare meglio ogni singolo giorno. Penso che quando ciò accade, i risultati arriveranno".

Emozioni. "Adesso sono molto più paziente. Ma è un mix di cose, sono allo stesso tempo molto eccitato, una miscela dove c'è nervosismo e anche un pò di rabbia. Sto cercando di vedere, forse, se riesco a dimostrare a me stesso che posso ancora essere me stesso. In passato mi sono spinto spesso al limite."

Gioco. "Non ho aggiunto nulla al mio gioco, ho già avuto incidenti al ginocchio nel 2005, non devo cambiare molto. Sto cercando solo di migliorare il mio equilibrio e perfezionare il tiro".

Byron Scott. "Quando ho saputo che ci avrebbe allenato Scott mi sono emozionato. Byron era il mio rookie mentor, così mi ha preso sotto la sua ala nel primo anno e davvero mi ha mostrato tutto: come affrontare l'allenamento, come prepararsi, la gestione del tempo. Tutte le piccole cose, penso, che sono stati molto importanti da conoscere per un ragazzino".

Hai subito impressionato Scott. "Ho passato tutta l'estate senza giocare, solo tanta palestra e preparazione. E' stato importante per me avere la possibilità di uno scrimmage 5-on-5 in così ho potuto vedere quello che posso e non posso fare."

Aspettative. "Siamo qui per vincere. E per vincere non intendo attaccare banner con titoli divisionali, ma striscioni di Western Conference. Credo che dobbiamo seguire solo il nostro obiettivo, che è quello di migliorarci giorno per giorno. E' fondamentale prestare attenzione ai dettagli. Se riusciamo a farlo ogni cosa verrà di conseguenza."

Macchina da punti. "Non credo che dipenda da un risultato personale il successo della squadra, ma da dove andiamo tutti insieme. Non vedo l'ora di vedere come muovo i piedi in difesa, vedere come saremo grandi in difesa prendendo ogni sera una singola sfida e cercando di ricavarne il meglio. E' un aspetto con cui ancora non mi sono confrontato, non vedo l'ora di provarlo con la squadra".

Media day. "Sono tranquillo, dopo 19 anni so cosa succede in questi momenti. Certo lo scorso anno era peggio, non sapevo cosa aspettarmi, nè quando sarei tornato in campo. Si parlava solo della mia salute, era una specie di processo. Ora ci sono domande, ma non sulla mia salute".

Concentrato. "Non gioco da un bel pò e la dimensione della sfida è talmente grande che non si può non essere concentrati che a 360 gradi. Sulla nutrizione. Sull'allenamento. Sulla preparazione mentale. To play at this age and through all the injuries, you have to have that commitment (per giocare a questa età e con questi infortuni, non hai altra scelta)".

Derek Jeter. "Il momento più toccante del ritiro dall'agonismo di questo campione di baseball per me è stato vederlo camminare fuori dal campo e camminare attraverso il tunnel e tornare negli spogliatoi. Questa è stata la parte più toccante, perché era l'ultima volta che succedeva. Devi solo provare a metterti in quella situazione e immaginare".

Gestione dei minuti in campo. "Non lo vedo come un problema tra Scott e me. Me lo chiedete in continuazione come fosse un tema scottante. Penso che quando si invecchia si deve imparare ad accettare certe cose che si possono e non possono fare. Io non lo vedo tanto come un problema".

Discorso alla squadra. "Dirò tutte le cose che ho detto qui ora. La stagione è così lunga che ci saranno pagine migliori e pagine peggiori, una grande partita di lunedì, una brutta il venerdì. Niente di tutto questo è importante. Tutto ciò che conta è essere concentrati sull'obiettivo finale e continuare a migliorare. Se rimarremo concentrati sul quadro generale e non ci perderemo in polemiche banali quotidiane, penso che faremo bene".