Futuro sempre giovane: Andrea Zanchi e l’Assigeco sono pronti a rilanciare

IL COACH ROSSOBLU PREPARA GIÀ LA PROSSIMA SFIDA. «Ma ci sono elementi di valore come Chiumenti e Ricci che, al di là dei contratti, dopo tanti anni in rossoblu potrebbero essere stimolati da nuove avventure»
28.04.2015 14:33 di  Luca Mallamaci   vedi letture
Fonte: Il Cittadino di Lodi
Andrea Zanchi, coach Assigeco
Andrea Zanchi, coach Assigeco
© foto di Foto Luigi Tommasini

FERMO Fine stagione, anche se anticipata rispetto alle due precedenti in rossoblu, per Andrea Zanchi significa recuperare spazi e tempi in famiglia inevitabilmente modificati dalla lontananza imposta"dalla stagione del basket. L'effetto dei 450 chilometri di distanza possono essere smorzati dalla tecnologia e dalla soddisfazione del lavoro svolto. «Mi reputo un uomo Assigeco, uno del "Campus": ho sposato in toto la filosofia di gioco e di vita della società - confida il 50ebbe coach, che ha un altro anno di contratto con il club lodigiano -. Mai in 25 anni di carriera mi sono trovato bene, dal punto di vista morale, personale e tecnico, come all'Assigeco. Il lavoro impostato tre stagioni fa non è ancora finito e io ho tanta voglia di completarlo: ci sono ancora tanti giovani da far crescere».

Il relax a Fermo con moglie e figli è intervallato dalla lettura dei lusinghieri voti dati dagli addetti ai lavori all'Assigeco, undicesima al primo anno di A2 Gold: «Tutti hanno tenuto conto di quanto abbiamo ottenuto, in termini di gioco e risultati, nell'ambito di un progetto costruito per i giovani, pur funestato da troppi infortuni: nel panorama cestitico italiano il lavoro svolto all'Assigeco è tenuto in considerazione. Questa è una stagione da vedere come base di partenza per estendere il programma. Credo che in qualche modo sia finito un ciclo e la squadra sia da rivedere in chiave ancora più giovane». Tradotto in termini di mercato? «Non è una questione morale ovviamente; ci sono elementi di valore, sia personale che tecnico, come Chiumenti e Ricci, che, al di là dei contratti in essere, dopo tanti anni in rossoblu potrebbero essere stimolati da nuove avventure. È presto però per parlare di mercato. Tutti dobbiamo solo ringraziare la società che nel momento di maggiore difficoltà (le sette sconfitte filate dell'andata, ndr) non ha mai fatto mancare fiducia e serenità: l'inserimento di Saccaggi e l'orgoglio dei ragazzi hanno permesso un ritorno di alta classifica. Rimane solo il rammarico per le due gare perse al supplementare a Napoli e Mantova, che avrebbero aperto la strada ai play off».

Già, la post season che, a salvezza acquisita, ha aperto a un sogno "impossibile"... «Un traguardo che a inizio stagione non era nei pensieri di nessuno diventato attuale per merito di tutti i ragazzi, i veri protagonisti della stagione. Pensare ai play off, onestamente, è diventato possibile anche per via dei problemi di squadroni di Napoli, Barcellona e Forlì. Nonostante, causa infortuni, non siamo mai riusciti a lavorare al completo, la squadra ha avuto grande mentalità e capacità di reazione per uscire dal momento nero e risalire a suon di vittorie».

Non male per una squadra farcita di under ed esordienti... «Non dimentichiamo che il nostro era un gruppo impostato per la Silver salito in Gold, più difficile dal punto di vista fisico e tecnico, grazie al ripescaggio. Abbiamo vinto tante scommesse sui giocatori. Avremmo potuto vincere qualche gara in più ? Forse, ma quello che conta è il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati: salvezza tranquilla, maturazione dei giovani e vittoria del terzo premio per la valorizzazione degli under. Spiace solo per gli infortuni di Vencato (convocato a Roma per il raduno della Nazionale Under 20) e Donzelli: avrebbero potuto giocare molto di più».

Luca Mallamaci