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Treviso supera Chieti nel finale con successo di pubblico e televisione

di Redazione Pianetabasket.com

Cinquemiladuecentootto persone, nuovo record di Legadue, la diretta tv su Sky, gli eroi della storica Liberti, l’inno nazionale cantato dal tenore Grollo, una coreografia da brividi: gli ingredienti per una partita memorabile c’erano tutti, e in effetti lo spettacolo è stato eccezionale, con il finale thrilling che con il canestro di Fabi a 5″ dalla fine ha fatto esplodere un Palaverde stile-Eurolega.

Primo canestro di Tommy Rinaldi, cui replica subito Sollazzo. Treviso inizia il suo match con una trama già vista in questa stagione, ovvero appoggiando il suo gioco sotto canestro: arrivano in area i primi 8 punti della De’ Longhi, col giovane Vedovato, subentrato a Rinaldi, che si fa valere in difesa e a rimbalzo (7 nel solo primo quarto). La difesa abruzzese è molto concentrata sugli esterni trevigiani, che fanno fatica a trovare spazi e tiri comodi. Al 7’ il punteggio è fissato sul 9-9, quando un Vedovato davvero in formissima strappa un rimbalzo in attacco e realizza subendo fallo: buono anche il tiro libero aggiuntivo per il +3 che diventa +6 con la bomba di Coron Williams e +8 col lay-up di Fantinelli. Il break di 8-0 finisce con la tripla di Hamilton, poi nell’ultima azione Rinaldi fulmina il suo avversario in entrata per il 19-12.

Il coach ospite Galli (premiato come allenatore del mese di gennaio) decide di cambiare difesa, e la zona risulta parecchio indigesta alla De’ Longhi che subisce il 6-0 ospite, con Pillastrini che chiama subito time-out. Il digiuno dura complessivamente quattro minuti, durante i quali Chieti si porta avanti di due lunghezze, poi con un jump di Fabi Treviso impatta e la tripla di Tommy Rinaldi riporta in vantaggio i padroni di casa. E attenzione perché arriva subito il bis di Pinton, con un contro-parziale di 8-0 che costringe Galli a chiamare il minuto di sospensione. Riprende il gioco con un 5-0 ospite, ma Fantinelli piazza un 2+1 provvidenziale. Paura per Powell che cade a terra durante uno scontro di gioco, ma esce dal campo lasciando il posto a Fabi. Il piazzato del lungo ospite Ancellotti manda tutti negli spogliatoi nell’incertezza più totale sul 30-29 per la De’ Longhi, che è superiore a rimbalzo (24-21), ma carente nel tiro da tre (3/12 e 33% complessivo nei tiri totali, con gli ospiti al 31%).

A inizio ripresa Fantinelli va a segno e in doppia cifra personale (11 punti con 5/7 al tiro). Powell carica una stoppata, ma Monaldi non si lascia intimidire, poi Fabi va a segno da tre punti. Chieti è una squadra davvero coriacea e trova con Hamilton la bomba del sorpasso (36-38). Treviso è nervosa e si carica di falli (Pinton, Fabi e Rinaldi con 3), ma Powell è carico come una molla e firma l’aggancio. Ancora Hamilton sorpassa da tre, e Sergio allunga fino al 44-38. Partita molto intensa e ricca di contatti, dove nessuna delle due squadre ha intenzione di mollare un solo centimetro all’altra. Negri e Powell accorciano fino al -2, ma Palermo e Hamilton ricacciano indietro Treviso (42-48, time-out per il “Pilla”). La tripla a fil di sirena di Monaldi lancia gli ospiti sul 51-43 (4/6 da tre in questo periodo per Chieti).

Due minuti senza canestri da ambo le parti, poi è il lungo ospite Paesano a firmare il +10 per la truppa di Galli. Pillastrini prova nuovamente a scuotere i suoi durante un time-out. Due su due di Rinaldi ai liberi, poi piazzato di Negri per il -6. Il Palaverde diventa una bolgia, Negri va a segno prima con un piazzato poi con un tiro pazzesco (e annesso fallo subito, con personale realizzato, 52-54). Gli ospiti vanno a segno con Sollazzo e con la tripla di Sergio. Rinaldi firma il -5, Fantinelli il -3 e Negri il -1 quando manca un solo giro di lancette al 40’. Recupero di Fabi, canestro da sotto di Rinaldi per il sorpasso. 32 secondi alla fine: Powell commette il suo quinto fallo e Sollazzo fa 2/2 dalla lunetta. Fabi si butta dentro e segna il +1 quando mancano solo cinque secondi. Galli chiama time-out e si affida a Sollazzo, ma la palla non entra. Treviso vince per 62-61.


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