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EL - Bologna addio, Milano credici: occorre una vittoria in più delle altre

di Umberto De Santis

Non era la partita contro questo mostruoso Real Madrid che poteva aiutare la Virtus Bologna a raggiungere i playoff di EuroLeague. Scariolo aveva già invitato a suo tempo a non farsi illusioni: questi siamo, e davanti all'evidenza il mea culpa la possono fare soltanto Baraldi e Ronci per come hanno investito i soldi di Zanetti in estate. D'altra parte, al netto degli infortuni di cui non parleremo più perché più o meno tutte le squadre ne hanno sofferto grandemente, sono state le tre/quattro sconfitte con avversarie dello stesso livello a determinare l'attuale classifica della Segafredo.

Il focus sull'Italia in Euroleague si sposta così prepotentemente sul ritorno alla ribalta dell'Olimpia Milano. Per non ripetere l'errore con Trey Kell dello scorso anno, Messina ha temporeggiato nell'investire l'ultimo visto a disposizione. Vedendo i risultati dopo l'arrivo di Shabazz Napier, tutti ottenuti con i giocatori giubilati strada facendo e poi storto morto recuperati, è evidente che il problema non era in panchina. Ma non è fortunatamente ancora il tempo di tracciare un bilancio.

Il taumaturgo arrivo dell'ex NBA e Zenit e la vittoria netta e senza fronzoli sul Bayern di ieri sera, insieme ad un incrocio di risultati delle avversarie (qui la 30a giornata e la classifica) assai favorevole, hanno riportato l'Armani ad una sola vittoria dall'ottavo posto in un gruppetto bene assortito di cinque squadre in cerca di autore. Consideriamo il Partizan di Obradovic e il Maccabi di Kattesh (17 vittorie a testa) ormai prossimi a tagliare il traguardo del sesto e settimo posto, oggi basterebbe loro una vittoria.

Del quintetto rimasto a lottare, l'Olimpia è in vantaggio soltanto con il Valencia, battuta al Forum e a La Fonteta. Diverso il confronto con le altre. Baskonia: la vittoria alla Buesa Arena del 1° dicembre 2022 (78-62) mette gli spagnoli in +10 differenza canestri, avendo perso a Milano il ritorno per 89-83. Ancora peggio con lo Zalgiris, che capitalizza il 2-0 del doppio confronto (61-66 e 71-62). Ultimo ma altrettanto importante il deficit accumulato all'andata disastrosa con l'Anadolu Efes, che ad Assago ha stravinto il 22 novembre 2022 per 51-80.

Il 28 marzo, dunque, la sfida diretta a Istanbul è l'ennesima finale per l'Olimpia. Difficile recuperare i 29 della differenza canestri, ma mettendo dietro la squadra di Ataman con tre gare ancora in calendario non avrebbe alcuna importanza. Rimane il fatto che, consapevolmente, Milano deve vincere una partita in più di Baskonia e Zalgiris. Nel precedente report avevamo scritto che in quel momento l'Armani avrebbe dovuto vincere tutte le gare rimaste, per cui i risultati delle altre hanno dato una mano importante a questo recupero che rimane comunque una grande impresa.


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