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EuroLeague - Conti alla mano, 16 squadre in lizza per un posto ai playoff

di Umberto De Santis

La velocità temporale con cui si svolge questo campionato di EuroLeague non permette di commentare adeguatamente gli esiti di un turno come il 24esimo, che già il successivo prende il via nel pomeriggio del giorno seguente. In questo preciso momento tutti hanno dieci partite davanti a sé e, fatta eccezione per l'Asvel Villeurbanne, oggi rivale del Real Madrid, e dell'Alba Berlino, che ospita il Valencia, ci sono 16 squadre con la possibilità di accedere ai playoff o ai play-in. 

Proprio dal WiZink Center questa sera potrebbe arrivare un verdetto: Madrid sicuramente ai playoff. Con un record di 21-3, 87,5% di vittorie, cinque in più del secondo in classifica Barça, superando la formazione francese andrebbe a 22 vittorie. Anche se perdesse le altre nove partite rimanenti, non scenderebbe sotto il 64,7% di vittorie, un bilancio superiore a quello ottenuto dalla squadra arrivata quarta nelle due stagioni completate con questo format (l’ultimo e il 2020-21, perché nel 2022 la guerra in Ucraina ha ritirato i club russi e nel 2020 il coronavirus ha fermato la competizione). In entrambe le occasioni, la capolista ha chiuso con 24-10, solo tre vittorie in più rispetto al Real attuale.

Da quando è iniziato il girone all'italiana nel 2016-17, inizialmente con 16 squadre e 30 giornate (oggi 18+34), si sono succeduti sei diversi campioni della fase regolare (contiamo l'anno della pandemia, anche se non è finita) in sette edizioni: Madrid, CSKA, Fenerbahçe, Efes, Barça due volte e l'anno scorso Olympiacos. Nessuno di loro ha poi festeggiato il titolo (i vincitori si sono piazzati secondo, terzo, quinto e sesto, mai primo o quarto). Quello che ha ottenuto il maggior vantaggio sulla seconda è stato il CSKA nel 2017-18, tre vittorie. E tutte le prime quattro si sono qualificate per le Final Four. Con 20 vittorie, a oggi, si va ai playoff e con 19 si va al play-in.

Calendario con sei gare in casa: Segafredo. Per essere certi con una certa approssimazione di poter giocare in casa la bella nei playoff occorrerà raggiungere almeno le 22 vittorie totali. Un percorso impegnativo per la Virtus Bologna, che a dispetto della crisi fisica che sta attraversando e con in carniere 15 vittorie dovrà vincere 7 delle 10 partite rimanenti e anche sperare che qualcuna di quelle che le stanno vicine in classifica abbia problemi. Con Real Madrid, Panathinaikos e Monaco in casa tra quelle che sono più complesse da affrontare (oltre a Partizan oggi, Valencia e poi il Baskonia nell'ultima giornata), delle quattro trasferte che rimangono ce ne sono due "possibili" (Kaunas e Stella Rossa), una oggettivamente complessa (Olympiacos) e, il 5 aprile, il derby con l'Olimpia al Forum. 

Calendario con quattro gare in casa: Armani. Avevamo scritto che la gara all'OAKA non era determinante per una Milano che ha solo dieci vittorie, ma lo sarà quella di domani con l'Efes. A questo punto però la risalita a due vittorie dal play-in di Stella Rossa e Bayern e lo stop delle formazioni immediatamente davanti ci dice che delle prossime dieci l'Armani dovrà vincerne nove per guadagnarsi lo spareggio per la post season con tanta attenzione alla differenza canestri che avrà una importanza capitale. Dopo Istanbul, per l'Olimpia ci sono l'otto febbraio il Real Madrid (bollino rosso), e a seguire Partizan, Fenerbahçe e Virtus Bologna in casa. E ben cinque trasferte: Villeurbanne, Baskonia, Monaco, Zalgiris per finire nell'ultima giornata 11 aprile a Belgrado contro il Maccabi Tel Aviv. Roba da far tremare i polsi anche senza il non pervenuto di ieri con il Panathinaikos.


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