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Italia vs Lituania a Portorico nell'indifferenza totale. Gravina rischia Petrucci no

di Umberto De Santis

Le belle serate estive, con un palinsesto televisivo ridotto come offerta di varietà, film e programmi di inchiesta e spesso teatro di repliche, si prestano volentieri per vedere eventi sportivi in diretta che possono attrarre il grande pubblico generalista. E' stato così sabato sera, ma non per quell'evento che assocerebbe subito il nostro lettore alla testata pianetabasket.com. 

La partita di calcio degli Europei 2024 tra Olanda e Turchia ha raccolto 4.652.000 spettatori pari al 32.7% di share, preceduto solo dai rigori di Inghilterra e Svizzera (5.022.000 e il 35.9%) ovviamente su Rai 1. Ahimè, direte, il tricolore, che pure si inneggia prima di ogni palla a due ufficiale FIP, non interessa più nessuno, l'amor di patria - quello che ti fa vedere durante i giochi olimpici perfino il taekwondo e il curling con tutto il rispetto parlando - svanisce quando ci troviamo di fronte all'evento trasmesso su Sky (e su DAZN in streaming). Una società che ha chiuso gli uffici romani, ridotto il personale anche a Milano, e che spesso fa le dirette di pallacanestro da uno sgabuzzino o almeno tale sembra quando i telecronisti vengono visualizzati, e non sul luogo dove si gioca. 

Si sa che i successi di una Nazionale sono il primo traino per lo sport di riferimento, e la visibilità conta moltissimo. Ad ogni quadriennio la scherma trova linfa nuova, come l'atletica e il tennis e tanti altri sport. Il Sei Nazioni di rugby è un successo anche se l'Italia ha una impressionante collezione di cucchiai di legno, ma l'indifferenza non la possiamo sopportare. Perché nei report della della audience televisiva di sabato 6 luglio 2024 la semifinale del Preolimpico tra Italia e Lituania non esiste, come non esiste nel bilancio della FIP la cifra che paga Sky per trasmettere le gare della Nazionale: se pagasse davvero, qualsiasi cifra sarebbe uno scandalo.

Il basket italiano non solo non andrà alle Olimpiadi, e questo ci poteva stare. Non ci va nell'indifferenza più totale, senza una discussione pubblica che non vada oltre qualche podcast di volenterosi che non si ritengano pezzi del consenso del Palazzo. L'incauto presidente di Legabasket Gandini lo scorso 9 aprile se ne era uscito così: "Italbasket traino del movimento" alla reunion degli Azzurri che vinsero l’argento olimpico ad Atene 2004. Respinto con perdite, il traino lo fa solo LBA. Il presidente Petrucci, solo otto giorni fa confidava "Pozzecco è l’uomo dei miracoli, lui ha sempre fiducia e pure i giocatori ce l’hanno" invece non solo andiamo a casa, ma nessuno corre il rischio di trovare pomodori e uova marce all'arrivo a Fiumicino. Anzi, per il Poz è stato annunciato un rinnovo di contratto che viste le elezioni già programmate sarebbe bene rinviare alle scelte del prossimo presidente federale.

Perché vedete l'indifferenza è utile a qualcuno. La delusione del basket fa il paio con quella di qualche giorno fa del calcio agli Europei 2024. Senza contare che già si sapeva che il calcio italiano non sarebbe stato presente alle Olimpiadi di Parigi. Nel mirino è finito il presidente federale Gabriele Gravina che tra qualche mese anche lui, come tutte le federazioni, dovrà affrontare un’importante elezione. Non manca chi gli ha chiesto di farsi da parte nonostante abbia tre pregi: 71 anni invece di 80, da soli sei anni alla guida della FIGC e la vittoria degli Europei 2020. Il basket è talmente piccolo che i quotidiani sportivi credono che ai loro lettori non interessi saperne nulla. Pensate: tenevamo il conto di quanti tecnici ed espulsioni avesse raccolto il CT azzurro, abbiamo smesso di farlo e nessuno se ne è accorto. L'indifferenza è la vera comfort zone per chi non ha da criticare Sky, non ha da criticare come si gestisce la Nazionale, il movimento, le giovanili, ma è interessato solamente alla difesa della propria poltrona. A tutti i livelli.


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