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LBA - Fortitudo: nella querelle con Attilio Caja nulla da guadagnare per il club

di Umberto De Santis

Si sperava che la presidenza Stefano Tedeschi - uomo di grande esperienza nell'ambito della dirigenza sportiva - potesse portare un po' di ordine in quel mondo Fortitudo Bologna che, oggettivamente, non ha mai mancato di riempire pagine di giornale e probabilmente mancato grandi occasioni di successo a causa di una gestione interna approssimativa. Invece arriviamo alla fine della stagione 2023-24 con il caos che regna sovrano nelle stanze della società. Esattamente come quello di un anno fa, che probabilmente a qualcuno fa comodo non volersene ricordare.

Il 15 giugno 2023 Gianluca Muratori aveva deciso di spostare la deadline per la proprietà del club di qualche giorno alla cordata Tedeschi, per non chiudere baracca e burattini, vista la situazione debitoria lasciata dall'ex presidente Pavani. Che sembrava potesse rientrare dalla finestra proprio grazie a quel gruppo, ma fu contestato dalla Fossa con uno striscione eloquente "Tagliare col passato".

Alla fine del mese il passaggio era stato fatto, pur rimanendo dei tempi tecnici per la sua realizzazione. Il 7 luglio, in maniera non ufficiale, si sparge la notizia che Attilio Caja sarà il nuovo allenatore della Effe. Non mancano i colpi di scena: Giorgio Bresciani esce dalla cordata, lo segue Christian Manuel Perez e per diversi giorni rimangono forti incertezze.

Intanto che si decide se ci sarà la Fortitudo al via della stagione 2023-24 di A2, diversi giocatori danno credito alle parole di Caja - che non è ufficialmente il coach di una società che non ha nemmeno un general manager - e danno la loro disponibilità a giocare per il roster in allestimento pur con tutta la precarietà e l'incertezza amplificate dal fatto che gran parte delle trattative di mercato sono state concluse e i giocatori disponibili sulla piazza sono già in numero limitato. Solo il 14 luglio, con il Consiglio Federale, arriva l'ufficialità della serie A2 e dell'iscrizione della Fortitudo.

La Newco di Tedeschi nasce il 19 luglio. Il passaggio delle consegne tra la proprietà Muratori e la cordata Tedeschi arriva sul filo di lana tra mille incertezze, mentre Caja ha già reclutato otto giocatori. Solo all'inizio di agosto si comincia a parlare del possibile arrivo di Teo Alibegovic nel nuovo organigramma direttivo, ma la squadra è già fatta.

Caja viene presentato ufficialmente il 19 agosto nella sede di SG Fortitudo, gli obiettivi che gli affida Tedeschi sono: "A Giugno 2024 sarò soddisfatto se come minimo avremo fatto i playoff e visto la squadra che si impegna al 100%, come richiesto dall’allenatore. Poi ai playoff i fattori in gioco sono tanti. Tra tre anni? Dobbiamo essere in serie A, non siamo indovini ma ci speriamo." Per il primo anno, missione compiuta alla grande: senza il fattore X, ovvero l'irrompere di un player imprevedibile come è stato Trapani e senza qualche recriminazione come qualche fischio arbitrale, l'infortunio di Aradori e quello di Ogden, chissà...

Certo, viviamo in un basket strabico. L'allenatore votato migliore del 2023-24 per la serie A, Nicola Brienza, si ritrova dopo 15 giorni appiedato pur con ancora un anno di contratto. Non c'è riconoscenza nè merito in questa pallacanestro. Ad Attilio Caja sta per succedere lo stesso, e questa è solo la punta dell'iceberg. Il pressing per un ridimensionamento del suo lavoro da passare nelle mani di Alibegovic ha evidentemente messo a disagio il coach che non ha potuto dissimulare in campo e fuori. Ne ha fatto le spese anche Antonini in una diatriba in sala stampa.

Adesso arriva il licenziamento per giusta causa. Un film già visto, per chi ha memoria, alla Pallacanestro Varese in cui il coach lamentò una interferenza insopportabile con l'allora general manager Conti. I conti economici alla Fortitudo Bologna sono ancora abbastanza incerti. Le pendenze del passato sono state rateizzate, ma certamente bisogna onorarle alle scadenze. Non è un buon viatico presentarsi al nastro di partenza del 2024-25 con due allenatori da pagare, di cui uno con la scimmia sulla spalla di aver ereditato una squadra finalista del campionato di serie A2 da un collega esonerato. Ma allora in tutto questo chi porta a casa un guadagno? Non certo la Effe.


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