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Lega A - Dietro Milano crescerà una squadra capace di contendere il titolo nei playoff? Il punto a oggi

di Umberto De Santis

Se non stiamo qui a parlare di scandalo è solo perché, al supplementare, Venezia ha vinto lo stesso dopo essere stata scippata dalla Legabasket tecnologica del canestro di Ejim allo scadere dei 40', non convalidato per una stoppata di Wilson ritenuta valida. Poi anche perché non siamo il calcio e la nostra capacità di fare il conto non solo degli errori altrui ma anche dei nostri ci fa abbandonare la filosofia del determinismo e la dietrologia del complottismo. Cosa che farà anche Pesaro, una volta smaltita la sbornia dei due minuti finali a Reggio Emilia, dove la dirigenza Vuelle ha denunciato una differenza di metro arbitrale che li avrebbe eccessivamente penalizzati.

Torniamo a raccontare la solita storia, perché anche se avesse perso a Cremona per l'Olimpia Milano non sarebbe cambiato altro che un numero nelle statistiche della casella delle vittorie. Dando con la sofferta gara di Cremona una bella risposta a chi denunciava un roster troppo lungo, con troppi "potenziali titolari" costretti alla tribuna dal turnover con il pericolo dell'insofferenza dei giocatori bla bla, bla bla, bla bla... ma riportandoci al sano realismo che una serie in sette partite l'EA7 al momento attuale non può perderla contro nessuno per cui le ultime chances di successo in stagione se le giocheranno le squadre che si qualificheranno alle Final Eight di Coppa Italia perché, se la circostanza di eventi si realizza, una volta Milano può anche perdere nel bel mezzo della stagione. I playoff vengono alla fine...

Bella invece la corsa al trono della seconda, con Reggio Emilia che incassa il record delle sette vittorie in fila pur con stagione e budget ridimensionati - il che ancora più onore a chi questa società la dirige. Avellino e la ritrovata Venezia le contenderanno il secondo posto che non sembra più alla portata di Sassari. Concedeteci il dubbio su Caserta, da mettere alla prova quando arriveranno, se arriveranno, due battute a vuoto di fila. Come società e pubblico affronteranno le difficoltà sarà spartiacque per il prosieguo della stagione e non a caso Dell'Agnello dichiara solo ora "possibile sognare le Final Eight".

Il gruppone alle loro spalle - eccezion fatta proprio per la Dinamo e prima di sapere cosa faranno stasera Brindisi e Trento - è talmente fluido che basta azzeccare una mossa o sbagliarla per ritrovarsi nella tranquillità o in peiena bagarre-salvezza. Partite che finiscono con scarti ridotti sono indice di equilibrio, la stessa Cremona, con un filotto di cinque vittorie potrebbe sognare qualcosa di importante a febbraio. Il che contribuisce a rendere più attendista un mercato dove in questo momento, complice il reclutamento della D-League allargata, c'è davvero poca scelta e forse conviene trovare le soluzioni tecniche per far convivere giocatori apparentemente slegati fra di loro piuttosto che insistere sulle proprie idee di gioco. Questa flessibilità di vedute servì a Marco Crespi per portare una Montepaschi in agonia prefallimentare, specie dopo l'addio di Hackett per Haynes, dalla polvere dicembrina a gara 7 di finale scudetto. Le emozioni non si cancellano con un colpo di spugna, ovviamente, come il grandissimo lavoro di Crespi nel frangente di una squadra che non aveva più l'alibi della ricchezza dilapidata a piene mani (sic!) né quello dell'influenza del suo presidente e della grande banca sul Palazzo. Non è un invito a coach De Raffaele a riconsiderare certe idee di gioco, specie dopo aver scelto di privarsi di Mike Green, ma poco ci manca...


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