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Violenza privata e tentata estorsione: Gianni Petrucci e la FIP sotto indagine

di Umberto De Santis

Il fallimentare tentativo in parte riuscito di far fuori l'ex presidente della FIP Lombardia Giorgio Maggi, che ha dovuto lasciare l'incarico, e di sostituirlo con un presidente amico con un Consiglio regionale addomesticato, che non è andato in porto per la coesione dimostrata dai consiglieri rimasti (qui), sta già costando caro al presidente federale uscente Gianni Petrucci, che sarebbe oggetto di una indagine in corso per violenza privata e tentata estorsione, secondo quanto scrive oggi Michele Spiezia su storiesport.it. che circostanzia i fatti con assoluta dovizia.

L'avvocato Fabio Pennisi, difensore di Maggi aveva sporto mesi fa la denuncia contro il numero uno della Federbasket e nello scorso maggio aveva presentato un esposto alla Procura FIP, al Dipartimento dello Sport presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla Commissione di garanzia federale Fip, alla Procura Generale dello Sport presso il Coni e alla Commissione “di Garanzia degli organi di giustizia, di controllo e di tutela dell’etica sportiva” del Coni e finanche al MEF (solo il Ministero dell’Economia avrebbe chiesto alla Procura del Coni del perché non fosse stato attivato almeno un procedimento dopo il dettagliato esposto), invocando un’inchiesta su presunte plurime violazioni ai codici etico e sportivo della Fip e del Coni che sarebbero state commesse da Petrucci. 

Nelle more ci sarebbe - come riporta StorieSport - una azione coercitiva nei confronti di Maggi da parte della Procura federale guidata da persone messe ad hoc da Petrucci con "procedure d'urgenza" - "guidata da Marco Lucente, negli ultimi tre quadrienni olimpici tutti i componenti degli organi inquirenti e di giustizia della Fip sono stati nominati con delibera d’urgenza firmata da Petrucci oppure con una delega preventivamente conferita dal consiglio federale al presidente federale Petrucci, qui si supera anche l’immaginifico mondo del pallone..." - e che, evidentemente dentro la Federazione ha trovato tanti "complici" per alimentare il sistema che adesso gli viene contestato e ben descritto da Spiezia. Il motore dell'emersione dei fatti è la Procura di Roma, che starebbe indagando per davvero raccogliendo testimonianze e documentazione, e che potrebbe condizionare già l'udienza che si svolgerà martedì prossimo davanti alla Corte d’appello federale dove si discuterà il ricorso di Giorgio Maggi contro l’inibizione. 

Ci si attende che questa sera lo sfidante per la poltrona della FIP alle elezioni del 21 dicembre avvocato Guido Valori renda pubbliche le sue prime considerazioni sugli avvenimenti descritti visto che sarà ospite in diretta del programma televisivo Moment Return Basket di Carlo Fallucca. Ma anche che tutti gli organismi già interessati alla vicenda che hanno fatto orecchie da mercante fino ad oggi si esprimano pubblicamente. La domanda che ci facciamo è se il movimento cestistico italiano si possa permettere di avere un candidato presidente (per di più uscente) che non sia presentabile.


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