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EL - Licenze EuroLega, sbotta il GM del Valencia: "A marzo non sappiamo ancora dove giocheremo"

di Iacopo De Santis

Il Valencia Basket è disturbato dall'incertezza sul suo futuro nella competizioni ECA. Per il secondo anno di fila il club spagnolo non è certo di prendere parte alla prossima EuroLeague e il General Manager Enric Carbonell non ha nascosto il sentimento del club. "È assurdo essere a marzo e non sapere in quale competizione giocheremo la prossima stagione. Abbiamo, ad esempio, un piano B nel caso in cui dovessimo giocare l'Eurocup", ha detto a Radio Intereconomía Valencia, ripreso da BasketNews.

Il Valencia sta chiudendo i lavori della Roig Arena, nuovissima Arena che sarà presto casa del club. Una struttura in grado di accogliere oltre 15.000 tifosi a partita. Inoltre, come per Barcelona, Real Madrid e Baskonia (tra le società spagnole), anche il Valencia sta cercando di ottenere una licenza pluriennale. "Stiamo lavorando con l'Eurolega affinché il Valencia Basket abbia una stabilità temporanea, qualunque sia il nome, sia che si tratti di una licenza A o di una licenza per alcuni anni. Stiamo negoziando una stabilità che ci permetta di essere presenti in EuroLeague a medio o lungo termine. L'Eurolega capisce quali siano le nostre difficoltà perché non è solo un problema sportivo da risolvere anno dopo anno, ma a livello di modello di club, di tifosi o di sponsor".

Carbonell ha anche sottolineato che la pesante tassazione di Valencia rende più difficile le firme di giocatori importanti. "Nella Comunità Valenciana abbiamo l'aliquota più alta dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, pari al 54%, tranne che per il primo anno, quando l'aliquota è del 19% se si è un non residente e un non comunitario. In caso contrario, l'aliquota è del 24%. Madrid ha il 9% in meno. La nostra squadra, giocando e pagando le tasse a Madrid, costerebbe 1.300.000 euro in meno. Se rinnovassimo tutti i giocatori per la prossima stagione, la differenza sarebbe maggiore perché abbiamo diversi giocatori che sono considerati nuovi [nella Comunità Valenciana]. Con il Vitoria, si tratta di circa 5 o 6% in meno".


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