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EuroLeague – All’Efes non basta un ottimo Kruno Simon: il CSKA domina a Istanbul

di Fabrizio Fasanella
Foto: @AnadoluEfesSK (Twitter)

Dopo un primo periodo all’insegna dell’equilibrio, il CSKA scappa nel secondo quarto grazie alla difesa e al gioco in transizione. L’Efes, dall’altra parte, non riesce mai a colmare lo svantaggio a causa delle eccessive palle perse (sedici contro le tre dei moscoviti). I russi, quindi, vincono la loro terza gara su quattro con il punteggio di 80-96. Il top scorer tra gli ospiti è Clyburn, autore di 20 punti (7/11 da due) conditi da 5 rimbalzi; brillano anche De Colo (18 punti e 5 assist) e Rodriguez (14 punti). Ai turchi non basta un Krunoslav Simon da 23 punti, 5 rimbalzi e 4 assist. I ragazzi di coach Perasovic rimangono a secco di successi in EuroLeague.

 

Difesa, contropiede e il talento di Clyburn (10 punti al ventesimo) e Rodriguez (12): sono questi gli ingredienti principali dell’allungo del CSKA (break di 8-0) nel secondo quarto di gioco. Dopo un primo periodo equilibrato (26-27), infatti, i russi prendono fiducia grazie all’intensità difensiva e costringono i turchi a tante palle perse, ovviamente convertite in rapidi punti in transizione. Un ottimo Simon, autore di 13 punti all’intervallo, prova a scuotere l’Efes con un canestro e un assist per Dunston, ma Mosca rimane concentrata e va alla pausa lunga sul 43-54.

Nella ripresa la musica non cambia. L’Efes sbaglia un paio di canestri da sotto, subisce un banale rimbalzo offensivo e perde una palla sanguinosa. Dettagli che fanno la differenza nel momento in cui devi recuperare un largo svantaggio. Il CSKA, quindi, ne approfitta e tocca addirittura il +15 grazie a un De Colo ispirato nel terzo periodo di gioco: 60-73 al trentesimo. Il solito Simon, nel quarto periodo, non molla e ricuce a -10 sul 67-77. Mosca, però, non si fa intimorire e risponde a ogni singolo colpo della truppa di coach Perasovic, specialmente grazie a Higgins e Clyburn. La tripla di Doellman permette ai padroni di casa di non perdere le speranze, ma è ormai troppo tardi. Finisce 80-98.

 

 

 


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