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Virtus, Banchi: «Il cuore sanguina. Sembra una maledizione: ci serve vincere»

di Iacopo De Santis

Dalla sala stampa della Unipol Arena, coach Luca Banchi commenta la brutta sconfitta della sua Virtus Bologna contro il Fenerbahce: "Un'altra partita dura che conferma il nostro livello, la nostra capacità di competere. Ma sfortunatamente ancora ci è mancata la capacità di finire il lavoro. Capisco che il nostro record non ci aiuta, contribuisce a creare tensione, pressione. So quanto i ragazzi hanno bisogno di vincere, ma sfortunatamente dobbiamo ancora fare i conti con dei piccoli dettagli che ci dividono dalla vittoria", ha esordito il tecnico delle Vunere, che parlando di come si possa svoltare ha aggiunto. "Come ho detto, con la consapevolezza di aver confermato ancora una volta che abbiamo le armi e le capacità per competere contro tutte. La nostra posizione ci crea uno stato emotivo che ci limita forse in questi finali di gara, dove serve essere lucidi. Per evitare i piccoli errori. Oggi recriminiamo su questo. La percentuale ai liberi, i layup sbagliati, i due tecnici per flopping nel quarto periodo che come ho detto nel finale agli arbitri, hanno un impatto pesante".

Proprio sull'arbitraggio si sofferma coach Banchi
"Senza entrare nel merito dell'opportunità di fischiarli o meno, hanno avuto nell'economia della gara un impatto pesante. Senza nessun tentativo di andare ad acquisire vantaggi, non c'è stata la volontà di reclamare niente. Tiri sbagliati, tiratore caduto a terra in un caso. Nell'altro un difensore caduto a terra. Ma senza nessun tentativo di ingannare nessuno. Poi tiri semplici, piccoli ritardi in difesa che paghiamo sistematicamente. Non c'è una volta in cui non ci viene presentato il conto. Dà la sensazione di essere una maledizione. Lo sgambetto su Clyburn nel finale? Avete visto le proteste, non posso fare nulla se non protestare: è stata una cosa un po' anomala. Nel primo tempo Belinelli ha fatto un fallo su Colson che ha perso palla, e l'arbitro valutando il mancato fischio e l'effetto generato, nonostante la palla persa, ha sanzionato un fallo. Che sicuramente Belinelli aveva commesso, ma che l'arbitro non aveva fischiato, salvo poi farlo quando il contatto ha generato la palla persa. Non so perché non sia stato fatto altrettanto lì. Ne è scaturito un contatto a mio giudizio falloso, che ha fruttato una palla recuperata. Si trattava di applicare lo stesso metro arbitrale.

Ma oltre alle decisioni arbitrali, tanti piccoli errori che hanno fatto la differenza
"Voglio rimanere concentrato su ciò che possiamo controllare, la crescita individuale di alcuni giocatori, quella della squadra. Giochiamo a una frequenza pazzesca, folle, senza poter rifiatare. Nonostante ciò abbiamo saputo trovare le energie, in alcuni frangenti abbiamo dato la sensazione di poter controllare la gara. Il quarto quarto da 30 punti subiti stona in una gara dove al 30' erano a 56 punti. Abbiamo concesso 10 liberi su 13 totali nel quarto periodo. Noi sentiamo addosso la pesantezza di sconfitte accumulate, molte di queste in volata. Dobbiamo mantenere lo sguardo su ciò che può essere in nostro controllo, continuare a lavorare per colmare quei piccoli gap che ci sono. Anche loro non sono stati perfetti, ma hanno sempre trovato la giocata giusta. Dobbiamo riuscire ancora a trovare certe risorse anche in termini emotivi per rimanere forti, lucidi anche quando ci sono queste sollecitazioni. Come ho detto, possono esserci stati altri momenti e altre cose da rercriminare. Gli errori dalla lunetta, penso a un layup sbagliato da Zizic in un momento in cui l'inerzia è nelle nostre mani. Credo fosse il potenziale +4, da quell'errore sono andati loro a +1 con una tripla. Gli episodi sono tante. Quella sul non fischio su Clyburn è qualcosa fuori dal nostro controllo. Ce ne sono altri sui quali dobbiamo ancora essere più attenti. Non so perché ad oggi non ci è concesso alcun errore. Dobbiamo esprimerci a dei livelli tali per cui nel finale bisogna essere cinici, spietati. Le occasioni sprecate prima per indirizzare diversamente la partita. Siamo obbligati a migliorare su questo, cercando di rigenerare quella fiducia che a questa squadra serve per prendere totale consapevolezza dei loro mezzi e delle loro possibilità".

In cosa può migliorare la Virtus tecnicamente?
Dal punto di vista offensivo abbiamo evidenti margini nella capacità di muovere la palla, dilatare gli spazi. Giochiamo contro squadra che hanno un ingombro fisico impressionante. Dobbiamo rispondere o replicare con un ritmo di gioco. Il dato dei liberi evidenzia che abbiamo fatto un lavoro eccellente nel penetrare la difesa. Abbiamo giocato con autorevolezza, personalità, attaccando i closeout, i vantaggi. Ma ancora dobbiamo ancora fare qualcosa in più per migliorare il flusso del gioco. Dal punto di vista difensivo abbiamo sofferto molto all'inizio a rimbalzo. Nella gara siamo stati abbastanza solidi, non abbastanza per tamponare l'impatto che il tiro da tre ha in questo gioco. Anche oggi gli avversari hanno tirato oltre 30 triple. Quando non c'era Birch, avevano cinque giocatori fuori. Ci sono aspetti sui quali credo possiamo dimostrare di avere qualcosa in più di quello fatto fino adesso. Fermo restando i progressi che si vedono, sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. Ma ancora ci manca la possibilità di premiare questi ragazzi con ciò che si meriterebbero. Potete immaginare l'atmosfera che si respira in quel corridoio, è veramente frustrante. Vorrei trasmettergli tutta la serenità che serve per rimanere fiduciosi che la stagione cambierà, saremo capaci di dimostrare di avere la forza per battere certi avversari. Ma il cuore sanguina".


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