Zeljko Obradovic: «I miei giocatori non hanno dimenticato come giocare, anche se a volte sembra così»
A Belgrado il Partizan soffre la quinta sconfitta di fila in EuroLeague: passa l'Olimpia Milano per 81-88. Crisi nera per i serbi, con Zeljko Obradovic che dopo l'ennesima prestazione deludente della sua squadra, ha sottolineato in conferenza stampa che alcune situazioni e errori continuano a essere ripetuti. "Mi congratulo con il Milan per la vittoria, sono stati più intelligenti di noi e hanno meritato di vincere. Tornando all'ultima partita, ancora una volta dipende tutto da noi, non dall'avversario e questo il rammarico più grande", ha detto Obradović all'inizio del suo intervento. "Abbiamo problemi di fiducia? Ci sono anche altre cose in gioco, come la concentrazione. Le nostre percentuali di tiro sono terribili, queste due partite possono essere vinte, ma al tiro è un disastro. La squadra non lotta. Non c'è altro da dire in questa situazione, parlo con i giocatori sia individualmente che in gruppo. Non hanno dimenticato di giocare a basket, anche se a volte sembra così. Un problema di concentrazione: forziamo invece da andare dai giocatori liberi, poi capita che un giocatore che gioca in modo eccezionale, Brandon Davies, palleggia verso la metà campo e gli levano la palla. Devo insegnargli a fermarsi e non perderla?".
Noi già fuori dalla corsa playoff e in campo solo per onorare la competizione? "Forse qualcuno che non ha il mio nome e che non ha la mia esperienza lo farebbe. Sono l'ultima persona che lo farà. Mi avete dato una motivazione in più adesso perché è quello che pensano molte persone. Dopo dieci partite giochiamo per l'onore?! Non ho mai dubitato di me, nemmeno dei giocatori, vedremo dove saremo alla fine, ma saprò motivarli".