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MERCATO - I talenti che risplendono nella Sun Belt Conference

di Lorenzo Belli
Fonte: Italian Basketball Scouting
Jamari Blackmon

La Sun Belt Conference non è certamente molto conosciuta agli appassionati, i nomi delle università non sono sicuramente quelli di maggior richiamo ma è una risorsa fondamentale per il basket europeo in quanto ogni anno produce un numero ragguardevole di giocatori in grado di risultare protagonisti sui campi del vecchio continente. I nomi più familiari ai supporter italiani saranno certamente quelli di Frank Bartley (a Trieste) e di Jordon Varnado (impegnato a Pistoia) oltre che del sempreverde Adrian Banks. A livello continentale si possono segnalare i vari Augustine Rubit (Bayern Monaco), Ahmad Caver (Wolves Vilnius) oltre che di una rising star come Vince Cole (Yoast United e top scorer della BNXT).

Vinta nel 2023 dai Ragin’ Cajuns di Louisiana anche quest’anno la Conference ha molti giocatori pronti ad intraprendere l’avventura oltreoceano, andiamo a conoscere i nomi dei più interessanti. 

Taevion Kinsey (196 cm - 86 kg - Marshall) Il gioco veloce impostato da Dan D’Antoni (si, il fratello di Mike) lo ha esaltato permettendogli di fregiarsi del titolo di MVP della Conference, proverà a trovare un posto nell’orbita NBA grazie al suo atletismo e alla capacità di condividere il pallone: 22.1 punti con 5.4 assist e il palcoscenico da spartire con Andrew Taylor, altro componente del quintetto ideale della Sun Belt che ha deciso di sfruttare l’ultimo anno di eleggibilità trasferendosi a Mississippi State invece di passare al professionismo. 

Jordan Brown (211 cm - 102 kg - Louisiana) Si è tolto dal draft e avrebbe ancora una stagione di eleggibilità ma questo ballerino della linea di fondo potrebbe decidere di passare sin da subito al professionismo. Scorer di razza in grado di attaccare il diretto avversario sia grazie alla sua mobilità sia ad un fisico importante, tende ad essere troppo polarizzante in attacco e le percentuali da oltre l’arco non lo premiano ma il potenziale è davvero importante: 19.3 punti con 8.6 rimbalzi e il 57.1% dal campo e il premio di miglior giocatore nel torneo della Conference poi vinto dai Ragin’ Cajuns. 

Isaiah Moore (185 cm - 76 kg - South Alabama) Gli è bastata una singola stagione per conquistare la nomina nel quintetto ideale della Sun Belt; dopo aver trascorso 4 anni a Franklin Pierce in Division II è salito di livello con un impatto clamoroso nonostante i suoi dichiarati problemi con il tiro da oltre l’arco dei tre punti. Eroico nella finale di Conference ma i suoi 33 punti non sono bastati per accedere al torneo. Medie stagionali di 18.9 punti e 4.7 assist. 

Felipe Haase (206 cm - 115 kg - Southern Mississippi) Massiccia point-forward con una mano molto educata da fuori dove sfiora il 40% su quasi 5 tentativi a gara; non può garantire una grande mobilità ma è in grado di far viaggiare il pallone come pochi altri lunghi in uscita quest’anno dal mondo universitario, inserito nel secondo quintetto della Conference grazie a 15 punti di media con 6.1 rimbalzi e soprattutto 3.2 assist. 

Zay Williams (206 cm - 88 kg - Troy) Lungo longilineo e dotato di una elevazione importante, ha tolto a Jordon Varnado il record di rimbalzi catturati con la maglietta dei Trojans; ha dimostrato una crescita costante negli ultimi anni provando ad aggiungere al suo gioco un tiro da fuori alle sue indubbie capacità da roller. Con la sua mobilità può difendere praticamente su ogni tipologia di avversario e questo, nonostante una fisicità limitata, lo renderà appetibile sul mercato europeo; medie di 12.2 punti e 7.1 rimbalzi a cui aggiungere la nomina nel secondo quintetto di Conference. 

DeAndre Pinckney (203 cm - 98 kg - Southern Mississippi) Il perfetto fit per il compagno Haase sopra citato, mobile ed atletico è un concentrato di energia che sprigiona lungo tutto il campo. Bravo a muoversi off the ball, bene anche come roller e ha costruito un tiro da fuori affidabile (35.9%). Animo gladiatorio e buona presenza a rimbalzo, ha chiuso con la nomina nel terzo quintetto grazie a 14.1 punti e 7.1 rimbalzi. 

Jamari Blackmon (183 cm - 84 kg - UL Monroe) Ben lontano da essere il funambolo in grado di fare numeri ad alto tasso di spettacolarità, giocatore sostanzioso in grado di dare ritmo alla squadra e quando serve caricarsi di responsabilità come giusto che sia per il leader di un gruppo. Inserito nel terzo quintetto per i suoi 13 punti con 3.2 assist e il suo velenoso 38% da oltre l’arco dei tre punti. 

Kevin Samuel (211 cm - 116 kg - South Alabama) Gigante di Antigua e Barbuda in grado di chiudere l’accesso all’area ad ogni avversario, nominato difensore dell’anno per manifesta superiorità è un rim protector di assoluto valore (2.5 stoppate a gara) oltre che praticamente impossibile da spostare fisicamente, bravo a muoversi senza palla ha un punto debole clamoroso: tira i liberi con il 26.8% (non è un errore di battitura!). Medie stagionali di 10.1 punti e 9 rimbalzi a gara. 

Takal Molson (193 cm - 96 kg - James Madison) In una realtà che ha fatto il gioco di squadra e della condivisione il proprio mantra lui è dimostrato uno dei leader tecnici ed emotivi, affidabile in costruzione e secondo miglior realizzatore e rimbalzista dei Dukes a conferma della sua duttilità: 11.3 punti, 5.2 rimbalzi e 3.2 assist oltre ad un impatto difensivo di prim’ordine. 

Antonio Daye (188 cm - 93 kg - Coastal Carolina) Esterno con un fisico ben scolpito e ottime skills di playmaking, gran primo passo che gli permette di prendersi vantaggi per poi andare al ferro o trovare il compagno in una situazione migliore mentre il tiro da fuori rischia di limitarlo (32.8% in stagione) e permette alle difese di prendersi qualche rischio sul perimetro. Terminato la sua avventura collegiale a 12.9 punti e 4.4 assist a partita. 

Su Italian Basketball Scouting puoi trovare centinaia di profili di giocatori, tra cui quelli degli MVP di numerosi campionati europei (Belgio e Paesi Bassi, Finlandia, Islanda, Irlanda e delle finals di Lettonia e Cipro) piuttosto che numerosi top-scorer nelle varie leghe del Vecchio Continente (Danimarca, Estonia, Belgio e Paesi Bassi, Portogallo, Ungheria e Austria)


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