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Dimentica l'All-Star Game. Inizia a guardare la pallacanestro italiana

di Redazione Pianetabasket.com

Le due giornate di quarti di finale della Coppa Italia hanno avuto una eco interessante oltreoceano. Si, l'Atlantico. Sul New York Times Zach Messitte ha messo a confronto l'All Star Game a stelle e strisce con la Final Eight tricolore ed ha avuto solo parole lusinghiere per la manifestazione italiana (qui per chi volesse leggersi l'originale). E ha immaginato una Coppa degli Stati Uniti a eliminazione secca con Bucks, Warriors, Raptors, Nuggets, Celtics, Pacers, Thunder e 76ers che spingerebbe l'adrenalina al massimo rispetto ad una ASW asfittico che perde sempre più interesse e i cui ascolti televisivi sono diminuiti di oltre il 50% da quando gli anni '90 dominati da Michael Jordan.

Qualche passaggio.

C'è un'intensità nella regular season italiana che troppo spesso manca ai giochi autunnali e invernali della NBA. Non solo ci sono meno partite, ma sono anche più brevi e veloci (10 contro i 12 minuti e con meno interruzioni di gioco imposti dalla televisione). E anche se la qualità del gioco in Italia è inferiore, l'interesse per la Coppa Italia di febbraio supera di gran lunga il fatto che il Team LeBron prevalga sul Team Giannis nella gara All-Star della NBA.

La Coppa permette alle squadre provenienti da mercati più piccoli (e budget minori) come Sassari e Cremona (più famosa per i violini Stradivari che per la pallacanestro) di scatenare sconvolgimenti di March Madness contro squadre più glamour come Milano, sponsorizzata da Giorgio Armani e che sfrutta appieno della mancanza di un tetto di stipendio della lega.

"Sia che si tratti della sesta o della ventiseiesima giornata, si gioca sempre per qualcosa", ha detto Travis Diener, un americano che detiene anche la cittadinanza italiana e gioca nella squadra quarta testa di quest'anno di Cremona. "Poi prendi la Coppa e tutto può succedere." Diener, che ha trascorso diversi anni nella NBA, ha vinto il premio MVP della Coppa Italia quando giocava a Sassari in Sardegna nel 2014.

Lo spettro retrocessione che effetto avrebbe nella NBA? La mancanza di una caduta in serie B è per molti di noi il motivo che rende così attraente il campionato NBA, mentre per Messitte è esattamente il contrario.

Prendi il caso dei New York Knicks, che attualmente detengono il peggior record nella NBA. Non c'è molto altro da fare per i Knicks o per i loro fan da guardare in questa stagione.

Al contrario, le squadre di pallacanestro italiane vicine al fondo della classifica corrono il rischio di retrocedere in seconda divisione, il che è un cattivo risultato per tutti. Questo è il motivo per cui il combattimento verso la fine della stagione può essere altrettanto feroce in fondo quanto lo è la cima.

Se i Knicks dovessero preoccuparsi di essere retrocessi ai campionati minori, i ragazzi di Madison Square Garden avrebbero potuto pensare in modo diverso a come gestire gli ultimi mesi della stagione. Se i Knicks fossero retrocessi per giocare contro i Maine Red Claws, i fan di New York probabilmente avrebbero alcune parole scelte e gesti creativi per la cattiva gestione della loro squadra. Gli appassionati di basket italiani avrebbero qualche consiglio su come farlo anche meglio...


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