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Dino Meneghin: «Milano-Bologna, serve la "cazzimma". Una vittoria vale doppio»

di Iacopo De Santis

Dino Meneghin ha parlato a La Gazzetta dello Sport verso il derby italiano in EuroLeague di stasera tra Olimpia e Virtus. La leggenda di Varese e Olimpia ha fatto il punto sulle difficoltà delle due fino adesso in Europa. «Sia la Virtus sia l'Olimpia hanno inserito nel mercato estivo tanti giocatori nuovi, che vengono da campionati diversi, che ancora non si conoscono. Parliamo della difesa, per esempio: quando si ha l'abitudine a giocare insieme, basta uno sguardo per intendersi su un cambio o un aiuto. Entrambe le formazioni sono alla ricerca della quadra: sono cantieri in corso, e ci vuole tempo, ma bisogna sbrigarsi, l'Eurolega non aspetta. I giocatori devono trovare i modi e gli spazi per fare ciò che sanno fare meglio, e di metterlo al servizio della squadra».

Rischio demoralizzazione
«Quando ci si trova in grande difficoltà di risultati, come sta capitando a Milano e Virtus, il rischio è che nei giocatori subentri un senso di demoralizzazione. Non trovare la soluzione a lungo è come far entrare un chiodo in un ingranaggio che poi smette di funzionare. E così arriva quel senso di mancanza di fiducia in quello che si fa, nei compagni, nell'allenatore. L'insinuarsi del dubbio è deleterio».

Quanto vale la partita di stasera
«La sfida Milano-Bologna è un vero derby, molto sentito, sia da parte dei giocatori che degli spettatori. Entrambe le squadre, nella loro storia, hanno avuto tanti giocatori che hanno fatto del carattere la loro forza: Villalta, Bonamico, Gallinari, Brunamonti, Premier, solo per citarne alcuni. Per una partita così serve quello spirito, la "cazzimma". Non dico che vincere la partita di questa sera sarà la svolta definitiva, ma una vittoria non significa solo avere due punti in più in una situazione di classifica difficile. Vuole dire soprattutto portarsi a casa un senso di forza interiore e la fiducia nelle proprie capacità».


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