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EA7, il pagellone: Gentile "Il ritorno del re", Simon come Di Caprio, Sanders stuntman

di Alessandro Palermo

Nella sesta giornata di EuroLeague, l'EA7 Emporio Armani Milano batte 105 a 92 l'Anadolu Efes Istanbul ed, in un colpo solo, cancella l'amarezza per le tre sconfitte consecutive. Di seguito, le pagelle del match:

MCLEAN, voto 6
Meno feroce del solito. Non tira fuori neanche gli artigli, forse non lo fa perché non c'è né nemmeno bisogno, con questo Sanders poi...Nel primo tempo fa un mezzo tentativo ma Dunston lo sovrasta, capisce dunque che è meglio non fare troppo il gradasso e se ne sta quatto quatto. Prova semplice quanto sufficiente. Contro l'Efes, l'Olimpia, si è presa persino il lusso di non svegliare il "Leone della Savana". Meglio, per gli avversari. Chiude con 9 punti (4/9 al tiro) e 2 rimbalzi. ASLAN, FROM NARNIA.

GENTILE, voto 8
"Il ritorno del re". Potremmo riassumere così la trama del film che lo ha visto protagonista nel cortometraggio con l'Efes. Diciotto minuti e cinquantuno secondi sui grandi schermi, del Forum, uno spettacolo che vale pienamente il prezzo del biglietto. Mancherebbero soltanto i popcorn e gli occhialini per il 3D, allora sì che saremmo soddisfatti ma i suoi 17 punti da fuoriclasse fanno dimenticare tutto, anche la fame. In settimana la stampa lo aveva punzecchiato, provocato e messo addirittura sul patibolo - per l'enesima volta - lui, con classe, ha rispedito tutto al mittente. Nessun gesto di stizza - e questa è una notizia - nessuna smorfia, nessun comportamento sopra le righe, insomma si crontolla e sa controllarsi. Tiene a bada la sua "cazzimma" - il suo fuoco dentro - i suoi nervi e riesce a far parlare soltanto il campo, dove lui sa esprimersi davvero divinamente. 5/10 al tiro, di cui 2/2 da tre, una di queste da metà campo alla sirena di fine primo tempo. Poesia. Per lui anche 5 rimbalzi e 6 falli subiti. Meglio non poteva fare, anzi sì. Se il risultato fosse stato più in bilico, avrebbe visto più il campo e avrebbe divorato la preda turca, facendola in brandelli. IL RITORNO DEL RE.

HICKMAN, voto 5.5

Non brilla come nelle precedenti uscite in campo europeo ma "smazza" comunque 4 assist. Soffre la fisicità di Granger, ancor di più l'estro e la velocità di Heurtel. Fatica anche al tiro (1/5), sei punti a referto ma al sei, in pagella, non ci arriva. VIDEOCASSETTA. Bella, di culto, ma nel 2016?

KALNIETIS, voto 7
Finalmente è tornata la "Mantide". Molto meglio di Hickman in cabina di regia: con lui la squadra va che è un piacere, gira e rigira, senza intoppi, senza difficoltà. A livello di squadra, dispensa palloni da vero altruista e studioso del bel gioco, corale e armonico. A livello personale tira poco ma lo fa molto bene (3/3). 4 assist come il sergente Hickman ma se servono dei numeri per dimostrare quanto faccia meglio del compagno, li prendiamo in mano volentieri: +12 di plus/minus contro il +1 dell'ex Maccabi e Fenerbahce, 15 di valutazione contro il 7 del collega. Con Hickman in campo, l'Olimpia è prevedibile ed Heurtel fa quel che vuole. Con Kalnietis è tutta un'altra musica. MUSICAL. TUTTI INSIEME APPASIONATAMENTE.

RADULJICA, voto 6.5

Dunston non è il primo pirla e si vede. In avvio lo soffre, come fatica in generale, poi però scalda i motori. Schiaccia, urla, intimorisce. Alla fin della fiera chiude con 13 punti (5/5 ai liberi) e 5 rimbalzi in 18'. A qualche tifoso milanese manca Batista, Raduljica - per una sera - fa dimenticare l'uruguagio. IL SOSTITUTO di Jean-Jacques Annau.

DRAGIC, voto 5
Una tocca e fuga. Anzi no, più o meno. Gioca nove minuti: "Ma davvero? Non erano due?". Non ce ne eravamo accorti, avremmo scommesso fosse stato sul parquet due minuti, massimo tre. Se ce lo ricordiamo così poco qualcosa non quadra. COMPARSA.

MACVAN, voto 6

Sei minuti di poca roba ma, per uno che torna da un infortunio, è assolutamente accettabile. Aiuta la causa. COSTUMISTA.

PASCOLO, voto 5.5

Gioca quattro minuti in croce ma in quel breve lasso di tempo riesce a farsi fare le scarpe da Derick Brown. Repesa lo "panchina" subito, relegandolo dietro le quinte. TRUCCATORE.

SANDERS, voto 8.5

Salta e schiaccia, vola e segna. Salta e segna, vola e schiaccia. E' un copione identico ma che non annoia mai. Morde il ferro, frantumandolo, portandosi poi a casa tutto il canestro, come trofeo. Se vogliono dare una parte a Blake Griffin in Space Jam 2, che ne diano una anche a Sanders e di corsa. Ma l'ex Dinamo Sassari, che l'Olimpia affronterà nel weekend, non è bravo solo a fare questo. Non sa solo schiacciare, sa anche tirare: 6/8 da due, 3/6 da tre (9/14 dal campo), 7 rimbalzi e 21 di valutazione. Con lui sul paruquet, o in cielo fate voi, Milano vola pr davvero (+16 di plus/minus, il più alto). STUNTMAN.

ABASS, voto 8

La sua miglior partita in maglia Olimpia. Pare abbia trovato la sua dimensione e, soprattutto, il suo spazio. Ha guadagnato punti, settimana dopo settimana, anche nelle gerarchie di Repesa. Quest'ultimo concede all'ex capitano canturino 24', con Abass che a fine partita dirà: "Non mi aspettavo di giocare così tanto"... neanche noi. Nove punti (3 triple a bersaglio su tre tentate) ma soprattutto tanta difesa. Tre stoppate, ben due a Heurtel. +10 di plus/minus ma +10 anche come crescita personale. ATTORE NON PROTAGONISTA.

SIMON, voto 8

Gara silenziosa. Con Sanders che inchioda al ferro ogni due per tre e con Gentile che segna anche da Maddaloni, la prestazione di Kruno "Il Magnifico" passa quasi sottotraccia. Accarezza la tripla doppia: 14 punti, 9 rimbalzi e 8 assist. Molto bene anche al tiro (6/7), meglio delle precedenti uscite in campo europeo. Chiude con 29 di valutazione ma meritava anche il 30 e lode. LEONARDO DI CAPRIO.

COACH REPESA, voto 7.5

La strigliata dopo Torino e aggiungeteci tutto quello che volete. E' stata una settimana difficilissima per lui e per tutto l'ambiente Olimpia. Stampa addosso, come avvoltoi (lui ci ha messo del suo), e situazione "scomoda". Nonostante questo riesce nell'impresa di tenere tutta la squadra sugli attenti, come i migliori generali sanno fare. Erano tutti al varco, ad aspettare un suo secondo sfogo, così come tutti erano impazienti della risposta o della non risposta dei suoi giocatori dopo Torino. La sfuriata di Repesa ci voleva, però, ha inquadrato tutti e le gambe adesso si piegano. Ma una partita non fa primavera, attendiamo anche gli esami Sassari e Baskonia. Mezzo punto in più per aver creduto in Abass e per aver continuato a farlo. REGISTA.

Pagelle a cura di Alessandro Palermo
 


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