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LBA - Tre giorni alla Virtus Roma per evitare la penalizzazione

di Redazione Pianetabasket.com

Ultime novità in casa Virtus Roma, incerta fra la chiusura e la cessione (gratuita?) a un investitore americano sconosciuto, pur essendo stato visto nell'incontro con Pesaro. La società non avrebbe ottemperato all'obbligo di pagare i contributi FIP relativi alla quarta rata, che era in scadenza il 25 novembre. Si tratta di circa 35.000, secondo quanto riferisce Mario Canfora per La Gazzetta dello Sport.

La tempistica per rimediare è sempre la solita: sette giorni (quindi fino al 2 dicembre) per cavarsela con una multa di 3.000 euro; poi fino al 14esima giorno di ritardo multa e 3 punti di penalizzazione. Scollettando il 15esimo giorno di ritardo si arriverà all'esclusione dal campionato di serie A.

La fotografia del club che conferma Canfora è quella di un caos come andiamo raccontando da diversi mesi. Il roster è quasi ai minimi termini: l'infortunato Evans non è stato sostituito; il dissidente Dario Hunt non rientrerà in gruppo; l'inutile americano Farley è tornato a casa; Beane e Robinson avrebbero chiesto ai rispettivi agenti di trovare una nuova sistemazione tra i giocatori.

Del direttore sportivo Spinelli e del direttore marketing Tolomei si sono perse le tracce. Claudio Toti non parla, come del resto il figlio-presidente Alessandro.

Anche la volontà di raggiungere la decisione del blocco delle retrocessioni nulla ha a che vedere con le scadenze maturate. Eppure, dopo venti anni di presidenza e presenza in serie A, lo scorso 31 luglio iscrivendo la squadra al campionato, Toti sapeva bene a cosa sarebbe andato incontro.


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