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Lega A - Olimpia Milano: forever Young, desaparecido Kalnietis, Micov non è Stonerook

di Umberto De Santis

In un'altra vita e in un'altra pallacanestro avevo conosciuto un Simone Pianigiani intento a passare le notti con il suo staff a studiare e soppesare tutte le alternative che si sarebbero potute creare nella partita in preparazione, contando su una difesa d'acciaio, come molte squadre di EuroLeague hanno subìto per anni, anche le migliori, anche se alla Montepaschi è mancato l'acuto del trionfo nel torneo. E sentirlo ammettere in sala stampa, senza se e senza ma di aver giocato una partita con un modulo di gioco che non era stato preparato mi ha lasciato abbastanza perplesso. Se gli ottimi David Cournooh e Jaime Smith hanno saltato le guardie milanesi molte volte e con facilità nel quarto di finale di Coppa Italia, invece che alla Siena che fu questa Olimpia assomiglia più alla Nazionale con Bargnani, Belinelli e Gallinari la squadra più snaturata che la filosofia del tecnico abbia mai allenato. Sbagliato il roster o sbagliato il coach? Ai posteri l'ardua sentenza.

Forever Young. Non è un mistero che il più importante acquisto dell'estate, che sarebbe dovuto rientrare in campo in autunno, poi a dicembre per illuminare il girone di ritorno di EuroLeague, poi a fine gennaio/febbraio (una rapida ricerca su Google vi informerà della tempistica del rimando meglio della mia memoria) è talmente a pezzi che non se ne parla più nemmeno come scusante per la sconfitta. Anche perché lasciato in tribuna Tarczewski...

Desaparecido Kalnietis. Sulla pagina di Kalnietis nel sito di Legabasket (qui) nella voce "statistiche 2017-18) c'è un biancore desolante... Il playmaker lituano non è mai stato schierato in campo in una partita di serie A, risparmiato per l'EuroLeague. Il 5 aprile la visita del Panathinaikos al Mediolanum Forum chiuderà la stagione continentale: Kalnietis andrà in naftalina o andrà a intasare il reparto guardie? Chi siederà (o sederà? di quale forma siete puristi?) in fondo alla panchina dell'Olimpia vedendosi crollare il minutaggio? Come aumenterà l'efficienza difensiva della peggiore squadra in questa voce statistica di EuroLeague? Misteri.

Micov non è Stonerook. Nella Bennet Cantù di Andrea Trinchieri del 2010-11 Vlado Micov era considerato la risposta brianzola a Shaun Stonerook. La testa pensante che sbrogliava la matassa al playmaker pressato, poteva fare il regista a sua volta per l'intelligenza nella lettura del gioco, risolveva le situazioni grazie al tiro da tre punti. Una bella serie di finale scudetto che il vincitore Pianigiani avrà studiato e ristudiato in quegli anni, insieme al fido Luca Banchi (ahi, Milano!). Poi vinse Siena (4-1), ma quelle prestazioni valsero al serbo la conferma a Cantù e poi il biennio al CSKA Mosca. Ma occorreva aver costruito un percorso tattico invece di provarci bonariamente a Firenze. Sarà un'arma da sfoderare nel finale di campionato visto che tutti da ora in poi proveranno ad affrontare in velocità l'Olimpia?


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