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Cantù, questo palazzetto che non s'ha da fare

di Umberto De Santis

Continua la saga infinita del nuovo palazzetto canturino, con un altro colpo di teatro. Colpa del cinema, secondo la Turra: la società bresciana che sta realizzando il project financing da oltre 50milioni di euro del palasport non ha ancora ritirato i permessi di costruire relativi alla parte privata, secondo le informazioni de La Provincia di Como. In Comune sono tutti arrabbiati perchè i termini per farlo sono scaduti, e se non dovessero arrivare i soldini (tanto per esser chiari) si provvederà ad agire per vie legali: un milione di euro, mica cotiche!

Un altro penoso capitolo nella storia del tormentato cantiere che non fa gli interessi del basket, ma purtroppo spiega bene la farraginosità delle leggi italiane che permettono comportamenti di questo tipo. La società Turra non si è fatta intimorire nemmeno dalle lettere intimative del comune riguardo ai permessi delle aree commerciali, che non sono stati ritirati. Dei tempi della burocrazia sono stufi i sostenitori canturini e se costrire un palazzetto con area commerciale adiacente è davvero un affare, non si capisce perchè i tempi di realizzazione diventino biblici: sembra quasi che il guadagno sia nel non realizzare quanto di dovere per il compito che si è accettato.

La lettera inviata da Turra nella quale chiede una proroga di 300 giorni per il termine originariamente fissato nell'avviso
dello scorso ottobre (spostando tutto al primo agosto 2014!), espone come motivazione il diritto di recesso esercitato da Cinelandia spa dal preliminare affitto di ramo d'azienda (che avrebbe dovuto aprire una multisala nell'impianto). Secondo Turra ciò ha bloccato l'erogazione di un finanziamento da parte del credito sportivo senza il quale non ci sono i soldi per mandare avanti il cantiere. Perchè in Italia si possono affidare cantieri a chi non ha la capacità finanziaria di portarli a termine per cui ci si ritrova in queste situazioni.

Il Comune ha già concesso una proroga che ha scadenza  9 aprile 2014. Ma a questo nuovo rinvio ha risposto negativamente, considerando capziosa la motivazione: "le due questioni non hanno diretta correlazione". Noi, come foto, abbiamo scelto lo stato dei lavori piuttosto che il rendering contafrottole per il popolo.

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