Ergin Ataman espulso, infuriato per uno striscione politico a Cipro
Ergin Ataman furioso entra in campo e viene espulso. È successo tante volte, anche ieri a Cipro nel corso dell'amichevole tra Panathinaikos e Maccabi Tel Aviv. Il tecnico turco ha pubblicato il giorno dopo un lungo comunicato stampa per "denunciare" la presenza di uno striscione con la scritta "50 anni di occupazione illegale... Nessuno dimentica", riferendosi alla questione Cipro e Turchia.
"Io, Ergin Ataman, in qualità di allenatore del Panathinaikos, che la scorsa stagione ha ottenuto un successo "leggendario", ho fortemente sostenuto il torneo (a Cipro) perché credevo che avrebbe contribuito all'"amicizia e alla pace" e sono venuto qui con tanto di emozioni positive. Il primo giorno siamo stati accolti calorosamente all'aeroporto. L'amore genuino negli occhi delle persone mi ha reso molto felice. Ho incontrato centinaia di fan in hotel durante le sessioni di autografi. Questo clima di amicizia e di pace era molto promettente per tutti noi.
Ma ieri, nello stadio dove dovrebbero prevalere lo sport e l'amicizia, un gruppo di persone ha alzato uno striscione politico che ho trovato inappropriato per l'ospitalità che abbiamo ricevuto qui. Ho reagito nel modo più duro per attirare l'attenzione su questa situazione.
Gli stadi e le arene non sono luoghi di politica, ma di amicizia e di pace. So che le persone che hanno alzato questo striscione non influenzeranno i sentimenti delle migliaia di persone che hanno dimostrato amore a me e alla mia squadra sin dal primo giorno. Ci sarà sempre un amore molto speciale tra noi e loro.
Ancora una volta, qualunque cosa accada, il mio amore per i veri appassionati di basket qui rimarrà sempre lo stesso. Perché la cosa più forte che ci porta a loro è il nostro amore per il basket."