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L'ex - Tezenis Verona Ganeto replica a Pedrollo

di Redazione Pianetabasket.com
Fonte: Andrea Etrari

Seconda settimana di allenamenti per la Tezenis Verona, salita al fresco di Pinzolo; nei giorni scorsi abbiamo incontrato l’ex Gabriele Ganeto, che ha voluto salutare i suoi vecchi compagni: «Voglio salutare e fare l’in bocca al lupo ai miei ex compagni gialloblù e a tutto lo staff tecnico». Ganeto, che questa settimana si sta allenando a Bologna, ne ha approfittato per replicare alle dichiarazioni del mese scorso di Giorgio Pedrollo: «Sono rimasto molto sorpreso e dispiaciuto per quello che ho letto: non mi aspettavo dichiarazioni di quel genere». (Pedrollo, in conferenza stampa, aveva dichiarato: «Ganeto ci ha affossato perché non ha fatto il professionista e ha pensato solo alla parte economica», ndr).

Il lungo torinese entra nello specifico: «Il mio dispiacere è dettato da due motivi, principalmente: in primo luogo, perché si tratta di dichiarazioni provenienti da chi, durante tutta la stagione, aveva espresso la propria fiducia nei miei confronti e la propria stima per la mia professionalità, nonostante le innumerevoli e ben note difficoltà. In secondo luogo, perché tali dichiarazioni non hanno alcuna attinenza con la realtà. Si pensi solamente al fatto che, già a novembre, io stesso avevo proposto alla società di rinunciare a parte dell’ingaggio data la situazione che si stava andando a creare, nonostante i problemi fisici non fossero dovuti esclusivamente a mie carenze, ma in gran parte, a chi la condizione fisica dei giocatori avrebbe dovuto gestirla. La rinuncia economica mi pareva giusta, poi però leggo che sono uno attaccato ai soldi e allora non ci sto».

Ganeto prosegue: «Per tutta l'annata la quasi totalità dei miei pagamenti è stata congelata, senza che io me ne lamentassi. Inoltre, durante la prima parte della stagione mi sono curato a Milano, in accordo con lo staff medico della Tezenis, ma a mie spese. Non mi pare che questi siano i comportamenti di una persona attaccata al denaro. Mi sembra di aver dimostrato professionalità: ho sempre partecipato a tutti gli allenamenti e alle partite, trasferte comprese, anche, e spesso, in condizioni precarie; sono rientrato in campo prima dei tempi previsti mettendo a repentaglio il mio fisico, in seguito a valutazioni mediche che, a posteriori, si sono rivelate superficiali e, quindi, sbagliate. A questo proposito, avrei anche potuto adire le vie legali per la gravità degli errori in questione, ma ho deciso di rinunciare, per rispetto della società. Ho dimostrato, ben volentieri, attaccamento ai colori gialloblù, altro che ai soldi…». E conclude: «I fatti dicono, in conclusione, che l’unico danneggiato sono io perché non sono stato confermato, mentre, i responsabili dei miei passati problemi fisici, sono rimasti al loro posto…».

 

Andrea Etrari


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