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Alessandro Gentile compie 21 anni: «Adoro Milano l'NBA può attendere»

di Matteo Marrello
Alessandro Gentile

Nel giorno del suo 21° compleanno Alessandro Gentile, capitano dell’Olimpia Milano si racconta all’edizione lombarda della Gazzetta dello Sport

 

Ecco in sintesi le sue parole sui diversi temi toccati.

 

Gentile e la fidanzata Isabelle Cutrim: «Ci vogliamo bene, questo è quello che conta. I progetti me li tengo per me. Sono un ragazzo del Sud, i miei genitori si sono sposati molto presto, credo molto nella famiglia. Vedremo».

 

Gentile e l’amore per il basket: «È stata mia madre a stimolarmi in tutti i modi perché tendevo ad ingrassare: nuoto, calcio e hockey prato. A Maddaloni, alla fine, ho scelto il basket grazie agli amici e agli istruttori che sento tuttora».

 

Gentile ed i modelli da seguire: «Bodiroga, mio padre e, tra quelli in attività, Spanoulis: tutti grandi giocatori dai quali c'è solo da imparare».

 

Gentile e la NBA: «Non vivo nella venerazione dell'Nba. Andare a giocare là sarebbe sicuramente una grande esperienza per livello tecnico e organizzativo ma non ne faccio una malattia. Difendo il basket europeo, il cui vertice vale il livello medio Nba. Se dovesse arrivare una chiamata importante dovremmo metterci serenamente a un tavolo e parlarne ma, vi assicuro, in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri».

 

Gentile e l’Olimpia: Adoro Milano e l'Olimpia. Esserne il capitano mi riempie d'orgoglio e ho grande stima per tutti quelli che lavorano nel club. Spero che Milano abbia ancora grandi progetti su di me».

 

Gentile e Milano: «Passeggiare attorno al Duomo ha sempre il suo fascino. E poi Milano offre tanto anche la sera. Sono giovane e non nascondo che mi piace uscire e stare con gli amici».

 

Gentile e le cose negative del nostro basket: «La falsità e l'ipocrisia e nel nostro basket ce n'è tanta. Poi la scarsa considerazione per i giocatori italiani. Vedo squadre con otto stranieri. Troppi, non mi piace, è assurdo».

 

Gentile ed il nuovo metro arbitrale: «Un po' strano. Ora alcune interpretazioni del gioco sono molto rigide. Comunque non c'è problema, mi adeguerò».

 

Gentile ed i minuti in panchina a Bologna: «”Scelta tecnica" e io le scelte tecniche le accetto e non le discuto».

 

Gentile e la Nazionale: «Il massimo del massimo. Ha ragione il presidente Petrucci: puoi vincere quanto vuoi con un club ma vincere per il tuo Paese è qualcosa che va sopra a tutto. Bulleri mi ha raccontato quello che ha provato quando ha conquistato l'argento olimpico. Sono cose che rimangono per tutta la vita».


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