ESCLUSIVA PB - Ghirlanda: "Siamo un grande gruppo e Torino è una grande piazza”
Un derby è sempre una partita speciale, se poi ci mettiamo che lo si gioca da ex, ci sono tutti gli ingredienti emozionali per arrivare al Pala Gianni Asti carico a molla. E' questa l'impressione che abbiamo avuto parlando con Matteo Ghirlanda, ala della Reale Mutua Torino, la scorsa stagione con Novipiù Monferrato Basket, registrando medie di 6.5 punti e 3.3 rimbalzi in 21.3 minuti di utilizzo.
Eclettico e dalle grandi difensive il giovane cresciuto nel vivaio della Stella Azzurra Roma, dove fa tutta la trafila delle giovanili, dal Minibasket all’Under 20, vincendo lo Scudetto Under 18 e raggiungendo la semifinale nazionale con l’Under 20, sta pian piano scalando le gerarchie ritagliandosi minuti importanti, nonostante qualche infortunio che ne ha rallentato l'inserimento nel roster piemontese.
Domenica c'è il derby, per lei il passato che ritorna: quali sono le sue sensazioni e che partita si aspetta?
“La prossima partita sarà diversa da tutte quelle già giocate visto che si tratta del derby e inoltre per me sarà ancora più speciale perché rincontrerò vecchi amici e compagni. Abbiamo già affrontato Monferrato nella preseason e hanno dimostrato di essere una squadra tosta, ma noi lo saremo altrettanto perché vogliamo portare a casa i due punti in un match difficile e molto importante”.
Coach Ciani le concede minuti importanti e altrettanta fiducia. Ci racconti il rapporto che avete instaurato in questi primi mesi a Torino.
“Ringrazio il coach per la fiducia che mi ha dato dal primo giorno che ci siamo visti. Il rapporto con lui è di piena stima reciproca, mi aiuta sempre a tirar fuori il meglio di me e quando questo non accade è sempre il primo a supportarmi ed incoraggiarmi”
Torino è una piazza importante con una tifoseria esigente, cosa l'ha colpita maggiormente dell'ambiente?
“Ho scelto Torino per fare il salto di qualità e soprattutto la mentalità, dove nulla è lasciato al caso e tutto è impostato per vincere. I tifosi sono fantastici e il loro calore si sente dappertutto sia quando giochiamo in casa sia se giochiamo in giro per l’Italia”.
Giocare insieme a compagni esperti come De Vico, Pepe, Vencato e Cusin è sempre uno stimolo. Come l'hanno accolta e quale mestiere cerca di "rubargli"?
“Ognuno de ragazzi si è dimostrato super disponibile dal primo giorno, cercando di integrarmi nel gruppo nella miglior maniera possibile: inoltre, avere professionisti di primo livello all’interno della propria squadra per un giovane è sempre stimolante e ogni allenamento diventa occasione per imparare e migliorare sempre di più”.
Come procede la sua conoscenza della città e quali sono le sue prime impressioni?
“Mi sono integrato abbastanza bene a Torino, venendo dalla capitale sono abituato ai ritmi di una città grande. Ho visto ancora poco di questa città, ma quello che ho visitato mi è piaciuto moltissimo e non vedo l’ora di scoprirla ancora meglio”.