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ESCLUSIVA PB - Marc Trasolini commenta il trasferimento: «L'Italia mi mancherà tantissimo ma... »

di Alessandro Palermo

Marc Trasolini, tra lo stupore generale, ha lasciato il nostro Paese, direzione Francia. Il Nancy, club di ProA (il massimo campionato transalpino), sarà la sua nuova squadra. Il nativo di Vancouver ha disputato un’annata da favola con la maglia di Agropoli, in A2 il lungo italo-canadese ha chiuso la stagione con 21 punti di media e 9.5 rimbalzi a partita. Eppure, nonostante queste cifre ottime, nessuna società di SerieA è riuscita a firmarlo. Certo, i motivi non li conosciamo, magari qualcuno ci ha anche provato o forse l’offerta del Nancy era talmente ben formulata e ricca da scalzare tutte le concorrenti. Che sia arrivata a Trasolini un’offerta allettante o meno, poco importa per il senso della cosa. Piuttosto, che il centro non ci abbia pensato due volte ad accettare, dovrebbe farci riflettere. 10-15 anni fa erano ben pochi i giocatori italiani che sbarcavano all’estero, oggigiorno invece il numero di emigrati negli altri campionati continua a salire vertiginosamente: Poeta e Aradori prima (solo per citarne alcuni), Melli e Hackett poi, ora Trasolini. Il dato non è da sottovalutare, così come se lo rapportiamo anche agli allenatori. Cosa spinge i nostri connazionali ad andare negli altri campionati? Beh, discorso lungo e complesso ma a sentire uno come Andrea Trinchieri, sembrerebbe tutto riconducibile alle strutture, all’organizzazione della lega, ai tifosi, ecc... Tornando a Trasolini, in Esclusiva per i lettori di Pianetabasket.com, abbiamo contattato il lungo ex Pesaro e Avellino per sentire le sue prime parole da neo-giocatore del Nancy: “Quelli in Italia sono stati sicuramente tre anni bellissimi, con tre squadre diverse. L’Italia –prosegue Marc- mi mancherà davvero molto, per tante cose. La gente, il cibo e certi posti splendidi mi mancheranno sempre. Di contro, però, sono felice per questa nuova avventura in Francia. Non vedo l’ora!”
Trasolini, in SerieA, ha vestito le maglie di Pesaro e Avellino, rispettivamente nel 2013-14 e nel 2014-15. Con la Vuelle il centro ha giocato 30 partite segnando oltre 10 punti ad allacciata di scarpe, abbinando anche 6.7 rimbalzi di media. Con la Sidigas, invece, il minutaggio dell’italo-canadese è calato notevolmente rispetto all’anno precedente, chiudendo con 4.5 punti e 3.3 rimbalzi a partita in circa 15.8 minuti sul parquet.


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