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LBA - Pesaro, Mussini e Totè non sono pentiti della scelta

di Redazione Pianetabasket.com

Giancarlo Sacco ha portato una ventata d'aria nuova nella Carpegna Prosciutto Pesaro, che aveva cominciato la stagione come peggio non si può. Ma anche a lui c'è voluto tempo per definire il gruppo e ottenere la prima vittoria, che non poteva arrivare in maniera meno eclatante, visto che la Vuelle si è presa il PalaDozza della Fortitudo Bologna.

Elisabetta Ferri ha intervistato Federico Mussini e Leonardo Totè, i due italiani di rinforzo che si sono messi in evidenza. Ecco alcuni passaggi, le interviste complete sul Corriere dello Sport odierno.

Mussini. Sacco mi ha chiesto di prendere la fascia di capitano al posto di Zach Thomas. Ho un ottimo rapporto con il coach: parla molto con me, la cosa mi piace e ogni volta che c'è da risolvere un problema di squadra ne discutiamo insieme.

Ritenevo Pesaro il posto ideale per una ripartenza e lo penso ancora. Vivo qui con la mia ragazza e un cucciolo di golden retriver che mi sveglia tutte le mattine all'alba. Sacco ci ripete sempre che tanti ragazzi sognano di fare la nostra vita, per questo va vissuta ogni giorno con entusiasmo. Ora che ci siamo tolti un po' di peso dalle spalle, e un blocco mentale dalla testa, magari riusciremo a giocare bene anche in casa nostra.

Totè. Ero partito bene, poi dopo tre gare mi sono fratturato la mano, restando ai box per due mesi: in quel periodo ho sentito crescere dentro di me una grande voglia di rivalsa e sono rientrato deciso a non sprecare la mia chance. Il mio vantaggio è quello di essere mancino: quando s'insegna l' Abc del basket, tutti gli istruttori raccomandano di mandare l'avversario sulla mano debole, che per me invece è quella forte. Un movimento che si fa d'istinto, così ci devono pensare per difendere su di me e spesso li brucio sul tempo.

Non mi sono affatto pentito della scelta di venire a Pesaro, i tifosi qui non hanno mai smesso di sostenerci nonostante l'annata finora sia stata terribile, dimostrando il loro amore con una presenza massiccia al palasport. La città mi piace molto e sto dando il mio contributo : io ci credo ancora che possiamo farcela, perché secondo me ci siamo sbloccati psicologicamente.


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