.

Lega A - Gerasimenko "Uccidere Torino per risolvere i propri problemi"

di Redazione Pianetabasket.com

Ne ha per tutti Dmitri Gerasimenko che, benché imprendibile per la polizia russa, si può raggiungere facilmente telefonicamente visto che Feira l'ha fatto per proporgli l'ingresso nell'azionariato Auxilium e che Latagliata de La Stampa l'ha fatto altrettanto per chiedergli di commentare la grottesca situazione che si è creata con la delibera di esclusione della società dalla Legabasket. Sintetizziamo.

Uccidere Torino. Per coprire la scelta infausta di passare da 16 a diciotto squadre per poi fare marcia indietro: "Volevano eliminare Forni, che è un gentiluomo e che tanto ha fatto per il basket. La realtà è che Lega e Federazione stanno cercando pretesti".

Numeri del lotto su Cantù. Sconvolti i numeri dei passaggi proprietari a Cantù: "Quando ho salvato il club, nell'estate 2015, la società era in pessime acque: il 90% del budget della prima squadra è stato coperto con i soldi usciti dalle mie tasche. Solo Intesa Sanpaolo ci ha dato una mano, con circa 200.000 euro a stagione."

Debiti con gli attuali proprietari? "Falso. Ho acquistato il Pianella per poco più di un milione e mezzo, l'ho rivenduto a 350.000 euro (un pò pochino, ndr): con quei soldi, Cantù sta terminando la stagione. Non è assolutamente vero che io debba loro altro denaro. Se poi sono convinti di quello che dicono, si presentino davanti a un giudice."

Un dubbio sul futuro di Cantù. "Intanto, non sono convinto che troveranno i soldi per affrontare il prossimo campionato".

A Torino il business negato a Cantù. "Qui ci sarebbe modo di fare business, ci sono una grande città e un'arena meravigliosa da riempire. Avremmo probabilmente partecipato all'Eurocup e sviluppato la società con criteri imprenditoriali dei quali il basket italiano ha bisogno."

 

 


Altre notizie
PUBBLICITÀ