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SOCIAL- Pallacanestro Trieste, Riccardo Cervi: "A Trieste sto benissimo"

di Emiliano Latino
Fonte: @passionegialloblu
Riccardo Cervi

Una vita a Reggio Emilia, dopo la fortunata parentesi di Avellino e quella meno di Varese, da quest’anno a Trieste dove cercherà di riscattarsi e ritrovare il bandolo di una matassa che ha lasciato segni importanti durante le stagioni emiliane.

Classe 1991 , nato a Reggio Emilia è cresciuto nelle giovanili della Pallacanestro Reggiana e ha esordito ufficialmente in campo in prima squadra l'11 aprile 2010 nel campionato di Legadue 2009-10, contro il Banco di Sardegna Sassari.

Da allora con la squadra emiliana ha disputato in totale 37 incontri in Legadue; al termine della stagione 2011-12 ha conquistato la promozione in Serie A. Nella stagione 2012-2013, nonostante un basso minutaggio stagionale, ha avuto un ruolo decisivo nella gara-6 della serie di play-off vinta contro la Virtus Roma.  Nell'aprile del 2014 vince l'EuroChallenge con Reggio Emilia. Nella stagione 2015-16 si trasferisce alla Scandone Avellino dove giocherà da centro titolare. Il 22 giugno 2016 ha firmato un contratto triennale con Reggio Emilia.

Il 27 novembre 2019, Cervi firma con la Pallacanestro Varese fino a fine stagione.

(@passionegialloblu)

Dopo soli 47 giorni, il 14 gennaio firma la risoluzione consensuale del contratto con la società varesina.

Lo stesso 14 gennaio passa alla Allianz Pallacanestro Trieste, con cui firma un contratto fino al termine della stagione. Esordisce con la compagine triestina la domenica successiva, portando a referto 10 punti nella sconfitta esterna contro la Openjobmetis Varese, sua ex squadra.

Ha disputato 9 partite del FIBA EuroBasket Under 20 del 2011 di Bilbao, mettendo a referto 38 punti complessivi in 145 minuti di gioco, vincendo la medaglia d'argento. Ha esordito con la Nazionale maggiore il 16 dicembre 2012 in occasione dell'All Star Game. Ha disputato anche l'edizione 2014

Nell'estate del 2014 ha partecipato alle qualificazioni per gli europei del 2015.

Nel giugno 2016 viene convocato per il torneo di Qualificazione Olimpica FIBA 2016 di Torino ma il 9 luglio la Nazionale viene battuta in finale dalla Croazia.

1) Come stai passando questa quarantena?

“Nel miglior modo possibile credimi, cercando di allenarmi con continuità grazie al programma studiato dal nostro preparatore atletico e grazie al lavoro aerobico che svolgo quotidianamente. In questi mesi ho dedicato tanto tempo anche alle mie passioni come la chitarra e la pesca. “

2) Com’è stato l’impatto di giocare tra i professionisti in A2 contro Sassari?

“Ho vissuto l’esordio come un punto di arrivo, ma allo stesso tempo come punto di partenza perché è stato il premio per quanto fatto con le giovanili oltre alla grande voglia di giocare tra i campioni che considero fondamentale per migliorare e crescere con l’obiettivo di raggiungere livelli sempre più importanti. Tante le emozioni, atmosfera incredibile ed esordire nella squadra della città in cui sono nato è stato pazzesco! Un momento del genere non si può scordare mai.”

3) Com’è stata l’esperienza ad Avellino e cosa pensi del fallimento della squadra irpina?

Un miglioramento costante e che ha riguardato tutti noi che facevamo parte del progetto: l’amore ritrovato dei tifosi dopo anni di delusione ha contribuito a trascinare la città dal punto di vista emotivo riportando l’attenzione e la vicinanza al basket irpino.

Sono molto dispiaciuto per quanto successo perché la tifoseria è sempre stata di altissimo livello e Avellino è sempre stata una piazza molto importante per il basket italiano- Auguro loro tutto il bene possibile sperando di rivederli nella pallacanestro che conta.”

4) Com’è stata l’esperienza alla Reggiana? Che rapporto hai e hai avuto con i tifosi?

“Bellissimi…incredibili- I primi 5 anni da professionista, prima di Avellino, sono stati un crescendo perché, dopo un anno brutto di A2 siamo riusciti ad ottenere la promozione per la Serie A e raggiungendo i playoff e la finale scudetto e vincendo l’EuroChallenge. Insomma anni di emozioni molto forti! Gli anni a Reggio, dopo Avellino, sono stati molto difficili soprattutto per l’infortunio del 2017 e per le prestazioni che non sono stati positive. Il rapporto con i tifosi è sempre stato speciale perché sono sempre stati attaccati alla squadra e vincere al Pala Bigi, per gli avversari, è sempre stato difficile. Il calore del palazzetto si sentiva per tutta la partita e anche oltre.”

5) Perché hai scelto Trieste e come ti stai trovando?

“Ho scelto Trieste perché hanno dimostrato grande affetto nei miei confronti e mi hanno trasmesso la voglia di essere dei loro e di fare bene. Ho ricevuto la chiamata dal presidente e dal coach, fin da subito ho deciso di far parte di questo progetto e rimettermi in gioco. Città splendida e con tanta passione per la pallacanestro...sto proprio bene!”

6) Che emozioni hai provato ad indossare la maglia della nazionale italiana?

“Le emozioni sono state sicuramente tantissime: vestire i colori azzurri riempie di orgoglio oltre ad avermi onorato di rappresentare il paese in partite che riuniscono tutti gli appassionati che fanno il tifo per la Nazionale. Sensazionale!”

7) Hai un idolo e/o un punto di riferimento che segui più di altri?

“Nessuno in particolare perché cerco sempre di osservare ogni giocatore provando a “rubare” qualche trucco del mestiere o imparare i loro gesti tecnici. Ovviamente lo faccio anche con i miei compagni durante gli allenamenti in palestra, osservando i loro movimenti e le loro giocate.”


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