Italbasket, Pozzecco: "Cito il collega De Giorgi: più importante focalizzarsi sui pregi che sui difetti"

Folgaria, conferenza stampa di presentazione del training camp che si concluderà il 23 giugno con l'amichevole a Trento per la Nazionale azzurra di basket contro la Georgia. Coach Gianmarco Pozzecco risponde alle domande della stampa, ecco alcune delle sue risposte raccolte dal Corriere della Sera. "La nostra identità? Nel legame con la maglia, anche se poi sono i giocatori più esperti a trasmettere questa mentalità. Il secondo aspetto che rivendico è lo stare bene insieme: professionalità, ad ogni livello, e goliardia devono coesistere e sono necessarie."

Messina ha detto: sono i club a fare il bene della Nazionale. "Devo proteggere la mia organizzazione nel rispetto delle opinioni altrui. Sono stato giocatore, anche azzurro, ho allenato nei club, sono CT: non ho mai pensato di dover chiarire quanto possa incidere un club sulla Nazionale, e viceversa, sullo sviluppo di un cestista. quantificarlo è inutile. Mi lascia poi perplesso che non si ragioni come se si appartenesse ad una stessa squadra che punta al salto di qualità del movimento. Sono sempre stato convinto che essere stato giocatore non dà vantaggi se si diventa allenatori. Tranne uno: hai uno spirito di gruppo che altri, pur gravitando nel basket, non possiedono."

Identità tecnica e pochi chili e centimetri. "La solita, fondata sulla condivisione di quello che accade in campo. Quindi: collaborazione difensiva e, in attacco, disponibilità a passarsi la palla. Noi senza "big men"? Allora io replico citando il collega del volley maschile, Fefé De Giorgi: è più importante focalizzarsi sui pregi che sui difetti. È un insegnamento che ho vissuto pure io sulla mia pelle: largo alla positività, non alla negatività".

Preparazione corta e torneo breve: vantaggio o... "Melli mi ha detto 'Ci conosciamo bene e sappiamo quello che dobbiamo fare. A me non spaventa poi il fatto di avere poco tempo a disposizione."