Pozzecco su Momo Faye: «Non penso potrà mai giocare per l'Italia»
Il CT dell'Italbasket Gianmarco Pozzecco ha parlato nel giorno del raduno degli Azzurri verso le due gare di qualificazione a EuroBasket 2025 ai microfoni di TeleReggio. Tra i temi affrontati quello riguardante Momo Faye. Qualche tempo fa il giovane lungo della Unahotels Reggiana aveva parlato circa la possibilità di vestire l'Azzurro in futuro. Invece Pozzecco sembra chiudere la porta a questo scenario: «Io l'ho visto a Torino l'anno scorso alla Coppa Italia e finita la partita l'ho cercato, sono andato a fargli i complimenti. Mi aveva stupito come giocatore. In questo penso di essere abbastanza bravo, sono molto empatico. Mi ha stupito anche quando gli ho fatto i complimenti per come ha reagito, ha fatto un sorriso alla Momo Faye. Ho sempre pensato che potesse diventare un giocatore di un certo tipo. Devo essere onesto, nemmeno nella più grossa delle mie previsioni avrei potuto immaginarmi un giocatore già così pronto. Determinante, un giocatore che al di là del fatto che giochi oggi come straniero è performante», esordisce parlando di Faye. E sull'Italbasket, il "tasto dolente" dei giocatori passaportati:
«Non so se potrà mai diventare italiano, abbiamo delle leggi precise. Un tasto dolente, che un po' mi infastidisce. Non più tardi di qualche giorno fa i miei assistenti, tra i quali Federico Fucà, mi hanno mandato un messaggio con la notizia che la Georgia annunciava un giocatore americano [Kamar Baldwin ndr]. Dava il benvenuto, come accade nelle squadre di club. Come ci fosse un mercato per le Nazionali. Per noi purtroppo, o per fortuna, non funziona così. Possiamo usufruire solo di giocatori che hanno spiccatamente caratteristiche italiane, che hanno la possibilità di acquisire il passaporto per situazioni burocratiche accessibili. Invece in altri paesi succedono cose diverse. Penso che Momo Faye non potrà, purtroppo per me, mai giocare per noi. Anche se monitoriamo il caso. Ma sono piuttosto pessimista. Lo ringrazio perché mi piace allenare ragazzi che dimostrano di voler giocare con la nostra Nazionale. Ho vissuto situazioni rocambolesche dove sembrava che qualche giocatore volesse venire a giocare con noi, poi all'ultimo momento ha fatto scelte diverse. Vi garantisco - e lo dico per la prima volta qui - che fino a quando sarò coach della Nazionale non giocherà mai un giocatore che non dimostra con grande ardore la voglia e il desiderio di vestire l'Azzurro. E verranno convocati solo quelli che vivono questo contesto bellissimo con grande gioia», conclude il CT dell'Italia.