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Eze e Carraretto, un pezzo di Siena offerto alla Sidigas

di Massimo Roca
Fonte: Il Mattino

Ferragosto alle porte e dirigenza in vacanza. Telefoni che squillano e sullo sfondo al massimo un cinguettio di posate o lo sciabordio delle onde del mare. Poche risposte e solito refrain: “Gli accordi sono stati raggiunti ed a breve arriveranno le ufficializzazioni”. Resta il fatto che a soli dodici giorni dal raduno ufficialmente solo due cestisti Ivanov e Biligha fanno parte del nuovo roster. Si dirà: quello che contano sono cifre e firme in calce ai contratti (che peraltro ancora si fanno attendere) non certo i comunicati stampa. Le ripercussioni di questi ritardi però si riverberano sia sotto il profilo tecnico che quello mediatico. Tener desta l’attenzione, centellinare gli annunci con cadenza periodica, sfruttare la potenzialità promozionale offerta dal pedigree di alcuni atleti sono aspetti fondamentali nello sport moderno soprattutto in tempi di ristrettezze economiche. Marco Aloi sta strutturando la sua macchina da guerra in termini di promozione del prodotto Scandone, ma le munizioni scarseggiano ancora. Ad esempio la conferma di Lakovic avrebbe potuto avere un effetto dirompente già in questa fase della campagna abbonamenti. La lentezza sta mettendo a dura prova la pazienza di giocatori e procuratori. Qualche agente prova a mediare cercando di non pregiudicare trattative già concluse. E’ slittato ancora l’annuncio relativo al biennale sottoscritto da Taquan Dean, mentre gli accordi relativi a Richardson ed al quartetto della scuderia Sbezzi (Spinelli, Dragovic, Cavaliero, Lakovic) sono ancora da controfirmare. Gli indugi della proprietà hanno compromesso altri obiettivi: Othello Hunter e Deron Washington. Massimo Iacopini, l’agente di entrambi, ci anticipa le firme dei suoi assistiti rispettivamente con Siena e Pistoia: “Il contratto di Hunter è stato due settimane nelle mani di Avellino. Sono scelte”. Forte delle presenze di Dean e Richardson sul perimetro, coach Vitucci vorrebbe cautelarsi sotto canestro con un cestista importante. Due le tipologie in cui pescare: i “johnsonoidi” e i “troutmanoidi” volendo sintetizzare le caratteristiche con riferimento a volti noti del  pubblico irpino. Nella prima categoria c’è l’obiettivo dichiarato di Vitucci: Pops Mensah-Bonsu. L’inglese, deluso dalla mancata conferma di Milano, ha in testa l’Nba ma alla fine potrebbe cedere alle lusinghe avellinesi alla luce del rapporto speciale che lo lega al coach veneziano. Il nome nuovo è Benjamin Eze, il nigeriano, di passaporto italiano, è in uscita dalla Montepaschi ed è stato offerto allo staff biancoverde. Potrebbe essere il colpo a sorpresa in grado di infiammare la piazza, salvo remore sulla sua continuità fisica. Resta un’alternativa ancora possibile quella di Kevinn Pinkney dopo la stagione da solista di lusso a Biella. Guardando all’altra tipologia di centri, meno verticali e più duri nel gioco in post basso, Will Thomas è il più accreditato. L’anno scorso in Turchia (14,3 punti e 7,4 rimbalzi di media al Karsiyaka), il suo agente lo paragona a Jeff Adrien: “E più tecnico e meno atletico” del cestista dei Charlotte Bobcats visto a Treviso durante il lockout nel 2011. Caratteristiche simili a Charles Rhodes, altra opzione, in grado di portare a cinque la pattuglia della 3 Men Management di Valenza-Sbezzi in Irpinia. Il discorso dell’ala piccola appare subordinato alla scelta del centro. Abbandonata sul nascere l’ipotesi James White che ha ambizioni da eurolega, le titubanze sembrano aver lasciato alla concorrenza anche Bobby Jones. L’americano ha tanti estimatori dopo la finale scudetto con Roma, ma Avellino non ha affondato il colpo pur avendone avuta la possibilità. Non interessa Diawara. Il suo agente francese ha anche offerto Justin Dentmon, combo-guard americana, nel 2011-2012 a Milano per i play-off dopo aver vinto il titolo di D-League con gli Austin Toros. Lo scorso anno ancora in D-League con Texas Legend (26 punti di media) ed Austin Toros prima della fugace esperienza in Nba a Dallas. Tra le opzioni sfuma quella di Justin Harper, in verità più quattro che tre, che sarà nei veteran camp Nba, mentre resta in piedi quella diametralmente opposta, ma forse più affascinante, relativa al capitano della Mens Sana Siena, Marco Carraretto. “E’ legato ancora da un anno di contratto. Stiamo valutando tre diverse alternative tra cui c’è Avellino” conferma il suo agente con cui la Sidigas ha chiuso l’affare Biligha, biennale articolato con uscite per entrambe le parti, e sta discutendo il prolungamento oltre l’anno dell’accordo con Gianluca Tucci. La soluzione alla fine potrebbe essere un rookie fresco di college offerto insieme al centro Jarvis Varnado, ex Roma e Pistoia. Quest’ultimo potrebbe uscire dal contratto non garantito che lo lega ai Miami Heat.


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