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Lega A - Vitucci dopo Torino-Pesaro: "Molti aspetti da migliorare, buona la reazione di carattere. Gli arbitri ..."

di Pietro Battaglia

Francesco (Frank) Vitucci è, invece, soddisfatto per la buona prova dei suoi, che dopo aver sofferto e non poco sono riusciti a portare a casa i primi due punti della stagione: “La partita è stata durissima e molto difficile in certi momenti, per esempio nel terzo quarto. Non abbiamo difeso bene nella prima parte, poi abbiamo cambiato un po’ in difesa e, comunque, abbiamo abusato dell’uno contro uno,  troppo. Poi ci abbiamo messo troppo a reagire, non va bene, dobbiamo metterci un po’  più di personalità. Nel corso della partita ad ogni modo ci sono stati momenti buoni e momenti difficili. Ottima reazione caratteriale nell’ultimo quarto, che ci ha fatto vincere una partita importante. E’ giusto almeno in casa dare il massimo in questo campionato così equilibrato. Ha pagato anche giocare con 4 piccoli, il che ha scombinato un pochino i piani dell’avversario, ma  dobbiamo prendere spunto da questa reazione veemente che siamo riusciti a mettere in campo. Ci sono, tuttavia, tantissime cose da migliorare, come i troppi rimbalzi offensivi concessi. Del resto anche il 47% ai liberi, ma anche il numero di rimbalzi totali”.
Harvey e Wilson sono stati i più in difficoltà, Alibegovic invece ha sfoderato una super prestazione. “Insomma, lo scotto del noviziato non tutti lo pagano staso modo e nello stesso momento. Loro due si sono trovati in una partita che si è complicata, ma chi doveva tirare alla fine ha tirato, i veterani. Poi, non lo abbiamo pubblicizzato molto, ma DJ White si è allenato solo ieri, aveva problemi alla schiena e Whright anche ha avuto dei problemi. Insomma, non è stata una settimana brillantissima. Sui due rookies bisogna pazientare. Sono giocatori di qualità, ora devono fare un passo in più, ma noi dobbiamo sfruttarli meglio. I compagni devono imparare a servirli meglio. Harvey l’ho rischiato nel finale, ma so che capisce le indicazioni e crescerà. Wilson a un certo punto ha pagato alcune situazioni e, come Harvey, sono finiti a margine della rotazione. Poi anche io ho preso un tecnico che non dovevo prendere, ci è costato molto caro anche se c’era un’infrazione di passi nettissima”.
C’è stato qualche miglioramento dalla settimana scorsa? “Andiamo ancora a momenti, a macchia. Abbiamo vinto 30-18 l’ultimo quarto, ma avevamo fatto 3 di valutazione nel terzo quarto. E’ anche andata bene esser sotto solo di 8 dopo un terzo quarto così. Il campionato è equilibrato, solo Milano e Venezia sono avanti in classifica, le altre tutte a due punti, tutto è equilibrato. Dentro la partita oggi siamo stati bravi a trovare qualche soluzione, ma dobbiamo allungare i tempi di efficacia, ci serve costanza”.
A cosa è dovuta una sofferenza così netta a rimbalzo? “Ecco, questa è una cosa su cui ad Avellino avevamo lavorato bene, meno in alcune partite di precampionato, ma bisogna stare attenti, dobbiamo lavorare su alcuni fondamentali del rimbalzo difensivo. 13 tiri in più concessi a un avversario sono una follia, per fortuna loro hanno tirato con il 37%, ma 13 rimbalzi offensivi per Pesaro sono sicuramente troppi, ci lavoreremo sicuramente. Sia il terzetto dei lunghi, compreso Washinton, ma anche Wright, devono fare qualche miglioramento tecnico e mentale”.
E’ cambiato il metro arbitrale rispetto alla scorsa stagione? “Ci sono delle direttive su cui io concordo tipo i piccoli falli non sanzionati nel contropiede, ma io sono d’accordo. Poi le prime partite bisogna aggiustare alcuni meccanismi  sia per i giocatori, sia anche per gli arbitri. Chiaro che l’antisportivo a White non mi trova d’accordo, non può essere antisportivo un fallo così sul tiro, sennò tutti i falli lo sono, diventa un problema filosofico. Poi io ho preso un tecnico che non dovevo prendere, ma forse non lo meritavo in quel momento, piuttosto prima in altre circostanze. Già ad Avellino abbiamo perso per un tecnico, dobbiamo adeguarci. Poi, anche gli arbitri troveranno una conformità”.
 


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