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Mancano due pedine nello scacchiere di Cantù. Della Fiori: "Squadra interessante"

di Redazione Pianetabasket.com
Fonte: Corriere di Como
Daniele Della Fiori

Mancano solo due pedine. Dopo le ultime firme di Joe Ragland e Adrian Uter la nuova Pallacanestro Cantù è già fatta per sette decimi. Già, perché quest'anno la squadra affidata al neocampione d'Europa Under 20 Stefano Sacripanti avrà 10 giocatori nel roster, come ammette il direttore sportivo Daniele Della Fiori. «Dieci anziché dodici, come nelle ultime stagioni, avendo optato per la formula del 5+5». Ma che squadra si sta costruendo? «Una formazione interessante, formata da tutti elementi animati da grandi motivazioni che abbiano dedizione al lavoro: nella scelta abbiamo guardato molto l'aspetto caratteriale. Abbiamo scelto prima le persone». «Siamo soddisfatti - continua il diesse - Il lavoro procede bene secondo le previsioni e rispettando il budget. Abbiamo sistemato già buona parte del quintetto. Di fatto, ci mancano il numero 4 e il suo cambio ma non abbiamo fretta; aspettiamo infatti i tagli dell'Nba e la riduzione dei prezzi sul mercato». Sono iniziate le operazioni di mercato firmando le guardie Stefano Gentile e Michael Jenkins. «Siamo contenti perché siamo convinti che siano due buoni acquisti, soprattutto elementi con prospettive e stimoli giusti - aggiunge Della Fiori - E non dimentichiamo Joe Ragland, uno che ha grande fame e punta su Cantù come trampolino di lancio per ambire all'Nba. Per questo ha rifiutato alcune offerte di squadre d'Eurolega. Motivatissimo anche Stefano Gentile che vuole confermarsi tra i migliori giovani italiani e puntare alla Nazionale. Così come Jenkins che, dopo l'ultimo anno buono a Brescia in Legadue, vuole confermarsi anche alla sua prima esperienza in serie A1. È un giocatore tuttofare». Il reparto esterni è completato da due conferme come Pietro Aradori («Un competitivo di natura» dice il diesse) e il giovane Abass Awudu («Crediamo in lui»). Soprattutto dopo il recente trionfo in nazionale al fianco di coach Sacripanti. «È stata una doppia soddisfazione per il basket italiano e come Pallacanestro Cantù, visto che abbiamo "prestato" all'Italia campione d'Europa un grande allenatore e uno dei migliori giocatori, non a caso votato nel quintetto ideale, senza dimenticare il nostro Federico Casamassima quale medico azzurro». Reparto esterni completo e versatile; invece c'è ancora lavoro da fare vicino a canestro. «Vorremmo che anche il reparto lunghi fosse versatile, ma dobbiamo ancora completarlo con il numero 4. Intanto abbiamo già i due lunghi che si divideranno il posto di 5: Marco Cusin, che vorrà riscattare una stagione non al top, e Adrian Uter, un centro non altissimo ma di grande energia. Infine chiuderemo il roster con un giovane». Intanto ieri è arrivato un altro volto nuovo in seno alla società biancoblù. Si tratta di Paolo Avantaggiato, che è stato ufficiliazzato come nuovo team manager di Cantù: arriva dall'Olimpia Milano, dove ha lavorato negli ultimi otto anni prima come allenatore del vivaio e poi, nelle ultime tre stagioni, come dirigente della prima squadra in campionato e in Eurolega. Ora il salto in Brianza: «Sono molto felice- le prime parole da neocanturino di Avantaggiato - di incominciare questa nuova avventura professionale in un altro club importante e prestigioso come Cantù. Sono sicuro che potrò contare sull'aiuto di un team appassionato e affiatato come quello che lavora in società».

Andrea Piccinelli 


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