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Serie A - Bucchi: "Complimenti a Torino. White è stato immarcabile"

di Pietro Battaglia

L’allenatore del New Basket Brindisi, Piero Bucchi, si congratula con gli avversari per aver messo in difficoltà la sua squadra. Neanche alcuni accorgimenti tattici sono riusciti a limitare Dyson e , soprattutto, White.
“I miei complimenti vanno a Torino che ha fatto una partita di grande intensità e veemenza. In questo momento per unanime giudizio nazionale Torino non merita questo posto in classifica con molti giocatori dal grande potenziale. Abbiamo provato in tutti i modi a fermare White con una difesa a uomo e a zona e anche con raddoppi. Torino, comunque, ha meritato. Abbiamo provato a metterli in difficoltà con la zona e la zona press, ma invano. Loro hanno fatto due break che hanno segnato la partita, soprattutto quello del secondo periodo. Dyson è stato cinico e tra l’altro lo conoscevamo bene perché l’abbiamo portato noi in Italia e sappiamo che quando è in serate come questa è difficile da fermare. Sapevamo che sarebbe stata una partita complicata e così è stata”.
Cosa non ha funzionato, forse l'intensità difensiva? "La differenza l’hanno fatta alcuni tiri di White e alcuni tiri di Dyson. Possiamo dire che il talento di Torino ha avuto il sopravvento. Poi, Torino è una squadra più atletica di Brindisi e abbiamo pagato centimetri e chili. Ci hanno tirati più volte sopra la testa. La differenza l’hanno fatta comunque Dyson e White. Abbiamo provato la zona per provare a cambiare un po’ il ritmo perché loro sono atleticamente molto possenti. Sono più saltatori  e più grossi … e si vede. Purtroppo Torino è una squadra capace di battere Avellino e di fare strisce di vittorie come quelle che sta facendo. Sappiamo tutti che è ultima, ma non certo perché non è all’altezza”.
Brindisi ha tirato male da tre punti:“ La differenza è lì, è nella  loro percentuale da tre: 45% contro il 15% nostro. Loro hanno costruito tiri aperti e li hanno segnati. Noi anche, ma essendo loro più alti di noi, quando prendevamo tiri da tre punti li avevamo con le mani più vicine e questo ci ha disturbato un po’. La prevalenza a rimbalzo è stata dovuta ad Anosike che dei rimbalzi fa la sua specialità, soprattutto in attacco”.
Come ha visto il debuttante Soko? “Per essere la prima partita Soko si è ben comportato. All’inizio era un po’ spaesato, ma poi l’ho lasciato giocare tanto alla fine per prendere il ritmo. E’ un ragazzo giovane e può migliorare tanto. Ad ogni modo, ora non può essere per noi  il salvatore della patria”. 

Pietro Battaglia


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