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LBA - 25 anni fa il capolavoro di Forlì e Phil Melillo: la serie A

di Redazione Pianetabasket.com

“21 maggio 1995? Avrei tantissimo da raccontare, ma per iniziare posso dire che il nostro fu un CAPOLAVORO. Non eravamo i favoriti, questo è certo, ma avevamo davvero qualcosa di speciale…”. Le parole sono quelle di Phil Melillo, il coach che trascinò Niccolai e compagni ad un posto nella storia del basket forlivese: fu lui a guidare quella squadra alla promozione in A1 esattamente 25 anni fa. “Non potrò mai scordarmi di tutte le persone che ci aspettavano al casello e di chi era al palazzetto ad accoglierci… Ho ancora i brividi al pensiero”.

“Quella stagione fu esaltante: avevamo una squadra giovane, ma che era ricca di talento e aveva la giusta mentalità perché era combattiva e affamata in campo. E poi era una squadra di amici, di gente che si vuole davvero bene, a volte mi facevano quasi paura quando mi fermavo ad osservare la chimica e l’armonia che si era creata.”. Chimica nella squadra, ma non solo: “Staff, dirigenti, fisioterapisti, preparatore atletico: tutto funzionò perfettamente. Io ero alla mia prima esperienza, tutti mi diedero una mano: i miei assistenti Mario Santarelli e Rod Griffin, il prof Reggiani con la sua preparazione, il fisioterapista Silvano che lavorava instancabilmente tutto il giorno, e poi Tramonti, Raffoni, la segretaria Monica. Tutti, ma proprio tutti, furono speciali”. Compreso Angelo Rovati: “Una persona unica, con il quale avevo instaurato un grande feeling. Mi ricordo sempre che spesso mi chiamava a casa, e rispondeva mia moglie: quando era tranquillo, la conversazione cominciava con “Buonasera signora, c’è Phil?”. Quando invece la chiamata cominciava con “Buonasera signora, c’è Melillo?”, beh… sì capiva già che non era di buon umore…”

Una squadra unica, con un americano a dir poco estroverso: “Mi ricordo che prima che iniziasse la serie finale, Kenny Williams mi chiese quando sarebbe stata gara-3: doveva prenotare il volo di ritorno per gli Stati Uniti, e sapeva già che avremmo vinto 3-0…”. Ma non solo… “Eravamo appena rientrati dalle vacanze di Natale e Kenny si presentò con due giorni di ritardo. Ci stavamo allenando, mi ricordo che entrò in palestra con una pelliccia bianca: niente da dire, ci sembrava di essere in un film, e non ci restò che fargli un grande applauso…”.

E ovviamente non può mancare il paragone cinematografico: “Noi eravamo Secretariat, il cavallo storico  e protagonista di “Un anno da ricordare”, che era soprannominato proprio BIG RED, i nostri colori. Mi rivedo in quella storia, una storia di successi per niente scontati…”.

Venticinque anni fa coach Melillo conduceva l’Olitalia a vincere GARA-3 contro Rimini. E dopo 25 anni, il ricordo è forte, nitido, e l’emozione ancora lampante al pensiero di quella serata e di tutta quell’annata.


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