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LBA - Andrea Meneghin: «Olimpia da primi otto posti. Ma la Virtus più vicina»

di Redazione Pianetabasket.com

Su Repubblica Ed. Bologna, Walter Fuochi ha intervistato Andrea Meneghin, oggi commentatore tv. La prima analisi riguarda l'Olimpia Milano e Virtus Bologna: «Sì, mi hanno dato belle sensazioni, poi so che sulla carta le squadre nuove sono tutte giuste, ma la risposta vera la darà il campo. Milano ha un progetto stimolante, anche a me quei due giovani play, come mi dicono a Messina, che squadre così non le faceva da un po', ricordano i Ginobili e Jaric della Virtus dello Slam. Magari, se anche il vecchio saggio Causeur fa la palle di Rigaudeau, ci siamo tutti. In più, li vedo devastanti in area. Nebo, ma non solo».

Virtus, tanti esterni e pochi lunghi. «Magari li ricontiamo quando ci sarà Cacok, o chi per lui. Intanto, Diouf mi convince e Zizic è tanto grosso... Senza un pivot titolare può durare? Domanda per Banchi, prego. Dico solo che nella mia idea c'è che il quintetto lo decide la partita e alla fine vai con quelli che ti han dato le sensazioni giuste. Le risposte non arrivano ruolo per ruolo. La Virtus ha finito con Polonara e Shengelia insieme, nessuno dei due un vero 5. Devono far bene loro, ma devono fare qualcosa in più anche gli altri tre in campo. I quintetti d'emergenza chiamano in causa tutti, non solo chi si adatta a un molo non suo. Intanto, non posso che apprezzare Banchi, uno che dà un forte imprinting anche riadattando quintetti con soluzioni in cui tanti giocatori cambiano posizione. Mi piace come manda i piccoli spalle a canestro, il gioco evolve così, con sempre meno specificità dei moli»

Sull'Olimpia Mlano. «Nulla, se intendi il roster, che è da primi otto posti. Poi non devi sbandare in casa e strappare qualche vittoria in trasferta, perchè a otto, in questa coppa, si arriva in fretta. Le due greche sono paurose, il Fenerbahce pure, le due spagnole saranno sempre lì, e così il Monaco, l'Efes, le due serbe. Fatto l'elenco, già capisci che una big piangerà. Come Milano, che ha vissuto le ultime esclusioni come un fardello. Pesante ora da levarsi di dosso. Il gruppo degli italiani a confronto di Olimpia e Virtus? Sono vicinissimi, la partita inizia ora, anzi s'è avviata con la Supercoppa che, a vincerla, dicono porti male. Seriamente, in entrambi i due gruppi italiani c'è qualità, però è vero che la bilancia pende sui veterani della Virtus, più rodati e più pronti».


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