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LBA - GIBA, Mario Boni: "Di certo non si ripartirà senza tifosi"

di Redazione Pianetabasket.com

Il vicepresidente della GIBA Mario Boni è stato intervistato da Luca Mallamaci per Il Cittadino di Lodi sulla crisi finanziaria che colpisce club e giocatori con la fine prematura dei campionati di pallacanestro in Italia e nel mondo.

 Riduzioni stipendi. Lunedì è in programma un incontro, in videoconferenza, con i nostri associati per discutere la situazione e dare le linee guida nell'ambito delle quali ciascun giocatore potrà agire. Ci sono alcuni club che hanno già agito, come Olimpia Milano, Cremona o Venezia, concordando riduzioni intorno al 20% degli ultimi tre mesi di stipendio. È necessario trovare un accordo fra le parti, noi non imponiamo nulla: diamo indicazioni ai  giocatori.

Calcio, paragone impossibile. Ci siamo confrontati con l'Aic su diversi temi, ma pur condividendo la stessa idea generale ci siamo resi conto che il calcio coinvolge interessi economici molto più grandi: gli ingaggi sono maggiori, i diritti televisivi non sono confrontabili. Anche per questo ci sono club come la  Juventus che possono agire spalmando la riduzione degli ingaggi su questo bilancio e il prossimo o sia possibile pensare di riprendere a giocare ma a  porte chiuse. Per il basket non è pensabile: il pubblico è fonte di reddito per i club e poi riteniamo che lo sport possa essere un fondamentale punto di ripartenza dopo questa "catastrofe", trainando i tifosi, magari con i figli, a tornare alla vita normale.

Decifrare il futuro prossimo. Credo che ci siano tanti club in salute ad alto livello: in Serie B qualche società in difficoltà ha invece colto l'opportunità per interrompere i pagamenti. Sarà interessante vedere come si svilupperà il prossimo mercato e quale sarà il livello degli ingaggi. La Serie A2 ha spostato la  Coppa Italia a settembre: mi auguro che si possa anche cominciare prima, con un torneo estivo ufficiale. Aiuterebbe a far ritornare l'attenzione sul basket dopo diversi mesi di nulla assoluto a causa di questo dannato Covid­19.


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