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LBA - Jasmin Repesa: «Mancata la durezza mentale, piangevamo troppo»

di Iacopo De Santis

Nella prima gara del Torneo Internazionale di Trapani, la Shark di Jasmin Repesa ha battuto i giapponesi del Ryukyu Golden Kings. "Quando si gioca una partita di preseason, una gara singola di un torneo come questo, due cose sono importanti: non farsi male e vedere progressi rispetto all'ultima partita. Onestamente prima della partita avevo molta più paura delle condizioni del campo, perché fa molto caldo, che dell'avversario, che in questo momento non è importante. Un'amichevole contro una squadra giapponese che ha una filosofia dove tutto si fa in corsa, un gioco molto veloce, si attacca nei primi 7/8 secondi come erano i Phoenix di D'Antoni. Quindi l'obiettivo è stato quello di limitare la transizione difensiva. Non sono soddisfatto di come abbiamo giocato in attacco, ma le condizioni hanno determinato molto i ritmi della partita. Abbiamo speso tanta energia in difesa, per stanchezza e mancanza di rotazioni, e di conseguenza abbiamo avuto percentuali pessime da tre. Tanti tiri aperti sbagliati, e lo stesso nei tiri liberi. Se avessimo fatto meglio ci sarebbe stata una differenza più ampia anche nel punteggio [...]. Abbiamo perso intensità, tre giorni fa ci siamo dovuti fermare per il troppo caldo e abbiamo lavorato quasi sempre senza contatto. La cosa che mi è piaciuta meno è che contro la loro durezza, facevano blocchi al limite, piangevamo troppo. Invece bisogna rispondere, con più fisicità, aggressività. Serve forza mentale, questo è una cosa che non mi è piaciuta stasera".

Oggi la finale contro il Partizan Belgrado. "Dobbiamo sapere che giochiamo contro una squadra di EuroLega, molto più profonda di noi. Una squadra molto più fisica e atletica di quella giapponese. Molto più talentuosa. Vorrei dire che ci aspetta un avversario molto importante. Da parte nostra è importante che nessuno si faccia male e vedere progressi nel nostro gioco, in attacco e difesa. Analizzeremo la partita, vedremo due/tre clip per ogni giocatore e la loro idea di basket. Hanno una panchina molto lunga come per tutte le squadre di EuroLeague. Ma non ci sono emozioni speciali: è una partita normale, l'obiettivo è essere soddisfatti a fine gara per quanto si è messo in campo".


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