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LBA - Maurice Ndour: «A questa Germani serve la mia vocalità in campo»

di Redazione Pianetabasket.com

Intervistato su Teletutto, Maurice Ndour ha raccontato cosa avrebbe fatto se non fosse diventato un cestista professionista: “Se non avessi fatto il giocatore di basket avrei fatto il presidente del Senegal. È quello che volevo fare da bambino, in ogni caso se non fossi diventato un atleta professionista avrei cercato un lavoro che mi permettesse di avere un impatto sulla comunità”.

Ndour è arrivato a Brescia per completare il roster:
“Prima di tutto devo ringraziare il coach per avermi voluto in un ruolo così importante: ora dopo quasi 3 mesi di lavoro comincio a capire il motivo per cui mi ha scelto e come posso aiutare la squadra. Alla squadra serve la mia vocalità, non solo nello spogliatoio e in allenamento, ma anche in campo, per dare quella spinta e quella motivazione aggiuntiva ai miei compagni. Poi c'è la fase difensiva che è molto importante per me, ne faccio una questione di orgoglio, non siamo ancora al punto in cui vorremmo essere, ma ci stiamo lavorando”.

Adesso per la Germani, dopo il k.o. di Milano, ci sarà la sfida interna contro il Banco di Sardegna:
“Non sarà sicuramente una partita facile, in molti guardando il roster di Sassari pensano che sulla carta possa essere una gara facile perché non sono arrivati grandi nomi, ma quando li guardi giocare ti rendi conto che sono una squadra molto corale. Giocano assieme in attacco e si aiutano in difesa; dovremo stare molto attenti, presentarci domenica con il giusto approccio e la giusta concentrazione per 40 minuti se no rischiamo che la partita prenda davvero una brutta piega”.


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