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LBA - Nikola Ivanovic: «In 8 anni la Serie A è cresciuta tanto. Non esistono squadre facili da battere»

di Redazione Pianetabasket.com

Nikola Ivanovic, play della Germani Brescia, ha parlato al Corriere della Sera verso la sfida di stasera contro la Trapani Shark. «Come valuto la stagione fino adesso? Siamo soddisfatti. Eravamo consapevoli fin dall'inizio della qualità del roster. Fin da quando ho firmato, coach Poeta aveva ben chiara la squadra che voleva anche se tutto era ancora indecifrabile. Poeta? Ci siamo affrontati quando io ero a Capo d'Orlando e lui a Torino e negli ultimi anni durante i match di Eurolega tra Milano e Stella Rossa. C'era già feeling tra di noi», ha detto il 30enne play montenegrino.

Ivanovic aveva infatti giocato in Italia nella stagione 2016/17 con Capo d'Orlando. "Otto anni fa il livello era più basso, la Serie A è cresciuta tanto. Adesso non esistono squadre che batti facilmente, soprattutto in trasferta. Capo era una città speciale di 13 mila abitanti. Ero molto giovane e questo non faceva molta differenza. Adesso ho una mente diversa e soprattutto una famiglia. Tra poco saremo in quattro, arriva una bimba!", prosegue Ivanovic, che tornando al campo parla del suo rapporto in campo con Bilan. "Abbiamo un bel rapporto, Miro sa davvero come si gioca a basket. Non ci avevo mai giocato insieme e non lo conoscevo dal punto di vista caratteriale. Nella zona dei Balcani però basta fare un paio di telefonate per sapere tutto di tutti e avevo sentito solo cose molto positive su di lui. È facile giocarci insieme, si fa ben volere soprattutto adesso che è il miglior passatore della squadra. Certo, non è tutto rose e fiori, soprattutto in allenamento quando a volte si arrabbia con me (ride, ndr)".

Oggi la sfida con la Trapani Shark: "Dallo staff ai ragazzi nello spogliatoio tutti parlano di Trapani e di John Petrucelli che torna da ex. Alcuni pensano che Trapani sia solo un gradino sotto Milano e Virtus, e vedendo il roster posso anche crederci. Sarà un match difficile, tipo quello contro Milano ma giocare in casa davanti al nostro pubblico ci responsabilizza maggiormente".


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