.

LBA - Reggiana, il vice presidente San Pietro: «Questa Unahotels crescerà»

di Redazione Pianetabasket.com

«Sarà un campionato molto duro in cui conteranno i dettagli. E noi cresceremo, non appena i nuovi riusciranno a esprimere tutto il loro valore». A pronunciare queste parole alla Gazzetta di Reggio è il vice presidente della Unahotels Reggiana Enrico San Pietro. «Preseason? Abbiamo avuto una prestagione con alcuni problemi, l'assenza contemporanea delle ali grandi Cheatam e Chillo ha un po' rallentato la costruzione del gioco della squadra, ma gli alti e bassi capitano abbastanza spesso in questa fase, anche lo scorso anno ne abbiamo avuti. Crediamo che la squadra crescerà molto nel momento in cui i nuovi riusciranno a esprimere tutto il loro potenziale, cosa che ci sembra pian piano stia emergendo, sulla base garantita dai giocatori dello scorso anno. I nuovi innesti? I giocatori nuovi sono già tutti abbastanza conosciuti, le caratteristiche di Winston e Barford e Cheatam sono abbastanza note a tutti, e ancor più al nostro staff».

La nuova Serie A e la sfida in Champions League
«È un campionato di grande equilibrio, saranno i dettagli a fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta, tra raggiungere o fallire gli obiettivi. Le ultime stagioni hanno mostrato un grandissimo equilibrio, nessuna gara ha un esito scontato. Tra chi va ai playoff e chi lotta sino all'ultimo per la salvezza ci possono essere anche solo due o tre vittorie di differenza. Per gli appassionati credo siano molto bello, allo stesso tempo sarà molto dura per chi sarà impegnato nel campionato. Tutte le squadre hanno cercato di rafforzarsi, non c'è nulla di scontato, né per noi né per gli appassionati. La BCL? Abbiamo sempre avuto una considerazione molto alta dell'esperienza europea, poter tornare a disputare una coppa è una grande soddisfazione. Chiaramente l'impegno aggiuntivo è alto, crediamo che possa aiutare anche nella crescita della squadra, e vorremmo toglierci le nostre soddisfazioni. Rischio di lasciare punti in campionato? C'è, ci sono degli aspetti negativi, come le trasferte, la possibilità di allenarsi meno, la maggior fisica e mentale. Però è qualcosa a cui teniamo molto e ci sono anche aspetti positivi dal punto di vista tecnico: giocando più spesso la squadra potrà trovare più velocemente sua identità e si confronterà con un livello più alti».


Altre notizie
PUBBLICITÀ