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LBA - Treviso, Francesco Pellegrino: «Io guarito da un tumore. L'esordio di sabato molto emozionante»

di Redazione Pianetabasket.com

Francesco Pellegrino ha raccontato delle sensazioni provate lo scorso sabato, che lo ha visto scendere in campo per la prima volta in questa stagione con la maglia della Nutribullet Treviso nella partita contro la Estra Pistoia, ma solo dopo aver passato un'estate tribolata avendo dovuto combattere un tumore scoperto dopo aver finito la passata stagione con la maglia della Apu Udine. Queste le sue parole rilasciate a “Il Gazzettino – Treviso”.

Tantissima emozione. "Magari sembrerà scontato da dire, ma è stato molto emozionante. Già vedere la maglia con il mio nome è stata una prima emozione forte. Poi entrare in campo lo è stato ancora di più: sinceramente non mi aspettavo di giocare alla prima partita. Mi ha fatto molto piacere avere la fiducia del coach”.

Francesco ha raccontato com’è arrivata la chiamata della NutriBullet. “Dopo un'estate un po' complessa per me, ero senza squadra e mi stavo allenando a Udine (dove risiede, ndr), Mi si è presentata l'opportunità di allenarmi a Treviso e, al tempo stesso, di poter dare una mano alla squadra. Abbiamo visto che l'obiettivo era comune e che potevo essere utile alla causa ed eccomi qui".

Nella off season, Pellegrino si è operato ad un tumore al testicolo. “Sì, oggi lo racconto col sorriso perché sono stato estremamente fortunato: a seguito di un normale controllo, mi è stato diagnosticato un tumore. E' stato poi asportato completamente e, a seguito dell'esame istologico e della tac, non ho dovuto nemmeno fare chemioterapia. Credo anzi che parlare di questi temi sia fondamentale per la prevenzione e non lo si faccia mai abbastanza”.

Di recente, Pellegrino si è anche laureato. “Ho conseguito la laurea magistrale in Scienze economiche. Dovendo stare qualche mese lontano dalla pallacanestro, ho approfittato per completare il mio percorso di studi e anche per dare l'esame per l'Ocf, l'organismo di vigilanza dei consulenti finanziari. A noi giocatori, insegnano come tirare o cosa fare in campo, ma nessuno ti spiega come gestire i soldi. E' una figura che bisognerebbe introdurre e sviluppare.”


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