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LBA - Venezia, Spahija: «Con queste percentuali difficile vincere, persa confidenza»

di Iacopo De Santis

Coach Neven Spahija commenta la sconfitta del derby veneto contro la Nutribullet Treviso della sua Umana Reyer Venezia. «La prima cosa che voglio dire è congratulazioni a Treviso. Al loro coaching staff e i giocatori per un'ottima partita. Dall'inizio hanno giocato con la giusta idea. Noi avevamo ancora tanta voglia di giocare, tanti cambi per trovare il giusto quintetto. Ma tanti tiri sbagliati, è difficile giocare se non apri il campo con il tiro da tre. Abbiamo fatto 6/26 dalla distanza, con due triple alla fine di Wiltjer, contro il 11/24 loro, differenza enorme per una partita di Serie A. Abbiamo fatto bene a rimbalzi, lo sforzo di Kabengele (21 rimbalzi ndr) non si vede tutti i giorni. Ma dobbiamo fare di più dal perimetro, come contro l'Aris. Non voglio sottovalutare Treviso, ci ha battuto e ora è meglio di noi. Ma non penso l'Aris fosse peggio di loro. Non so dove abbiamo perso la confidenza. Quando qualcuno sbaglia viene sempre aiutato, non lo critichiamo. Devi prendere i tiri aperti. Dunque sembra che oggi sia mancato questo. Ho detto ai ragazzi che era la prima di campionato, mi dispiace tantissimo perché era un derby, i nostri tifosi sono stati straordinari senza mai mollare. Però è solo la prima, dobbiamo essere positivi, recuperare tutti per giocare il nostro stile di pallacanestro».

Mancata energia e lucidità? «Questa è un'opinione. Noi abbiamo giocato tanto tempo senza Munford, non so se mi preoccupa più la partita persa o il suo infortunio. Perché è un giocatore molto importante. Altri non hanno segnati tiri molto aperti, abbiamo avuto tantissime opportunità per segnare triple. Anche dieci tiri liberi sbagliati... Il finale? Se noi non abbiamo energia la partita si perde di 20. Ma siamo stati sempre attivi. E mancavano Munford e i tiri sbagliati. Come allenatore non cerco mai scuse, ma dobbiamo migliorare. Con i rimbalzi avuti oggi e fai 75 punti, non va bene così. Munford? Non lo so, speriamo nulla di grave perché è un giocatore molto importante per noi. Non so cosa abbia».


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