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Trapani, Antonini presenta la Cittadella dello Sport: per la Shark impianto da 8mila posti

di Iacopo De Santis

Intervenuto a "T-zone" su TeleSud, il patron della Sport Invest e della Trapani Shark Valerio Antonini ha presentato il progetto della nuova cittadella dello sport trapanese. "Abbiamo richieste per migliaia e migliaia di biglietti che non possiamo soddisfare. Evidente che un presidente che vuole fare un progetto del genere e puntare a andare in EuroLega, deve pensare a come ampliare il palazzetto [..]. Il desiderio mio è di identificare un'area che possa diventare una cittadella dello sport. L'abbiamo pensata e identificata. Questo è il nuovo progetto del polo sportivo della società che abbiamo ideato con uno studio importante del nord Italia che porterà in una stessa area di 26 ettari la costruzione del nuovo stadio, del nuovo palazzetto, una foresteria con i campi per le giovanili, novemila posti auto e una barriera per farla diventare area pedonale. Sorgerà all'interno un'area commerciale, 42 stanze di albergo che guarderanno dentro il campo [...] ci sarà una clinica sportiva, e credo che quest'area così disegnata e concepita diventerà un punto di riferimento per l'intera regione Sicilia come fiore all'occhiello di una nuova visione dello sport, integrazione con la città, il verde, quelli che sono i valori dello sport: creare eventi che possono distrarre durante la settimana...". 

Gli impianti prevedono 18 mila posti per il calcio e 8 mila per gli Shark. In diretta l’assessore allo Sport Barbara ha affermato "che il Comune è pronto a fare la sua parte", e ha anticipato che il progetto è in definizione "in pochi mesi". Aggiunge: "Penso per il calcio l'impianto di proprietà sia imprescindibile per andare avanti nella crescita di una società, ma anche per il basket perché il PalaShark non basta più. Anche io stesso ricevo richieste a qualsiasi ora prima della partita, ma non ci sono più posti. Stiamo cercando di provare a trovare un altro centinaio di posti, speriamo di arrivare a 4500 posti entro Natale. Però il futuro passa dalla Cittadella dello Sport. Il Comune è pronto a fare la sua parte. La Regione ci ha spalancato le porte. Credo che Trapani possa essere quell'esempio positivo per l'Italia di cosa voglia dire costruire un impianto privato ascoltando anche le esigenze dell'ente pubblico".

LE TEMPISTICHE - "Programmiamo di iniziare i lavori a maggio, e impiegheremo due anni e tre mesi - da quello che mi hanno detto i tecnici e responsabili del progetto - per aprire al pubblico. 27/30 mesi. Questo è il tempo previsto. Una parte di queste strutture sono modulari, di facile realizzazione, con utilizzo di materiale ignifugo che lo rendono più duraturo. Stiamo prendendo spunto anche da lavori fatti in impianti del nord Europa fatti con una velocità assoluta, con risultati eccezionali", ha aggiunto Antonini.


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